Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie personali)
Eppure, penna alata, questo corpo
pecca, cadendo a terra, e nel silenzio
il tonfo s'ode clamorosamente.
Sul foglio d'una strada della terra
la mano ch'è discesa nel mio piede
col moto di scrittura ch'è il mio passo
lascia s'imprima l'inchiostro dell'ombra.
L'occhio inveduto, attento, in quell'istante
avrà letto furtivo il contenuto.
Eppur ti illuderà con quella gomma
del successivo andare avanti ancora
d'avere cancellatolo per sempre.
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