Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Forse non cerco più il tepore della nostra terra
ma anfore che versino del balsamo sulle mani,
stupore di meraviglia che torturi il grigio silenzio
che asciughi le lacrime di bimbi che hanno fame.
Così andrò in cerca delle ore perdute del giorno
che trovo appese al ferro spinato del mio giardino
in attesa di riempirle di un messaggio di allegria
per non sentire le grida dei morti in fondo al mare.
Forse non capisco più la storia che stiamo vivendo
in questi giorni pieni di morti assurde senza pietà,
di stragi che uccidono con il grido di un falso dio
credendo di costruire un nuovo mondo di libertà.
Oggi abbiamo dimenticato di pregare in ginocchio
di intuire il pianto senza lacrime di uomini poveri.
Tutti scappiamo come cavalli bardati di schiocchi
rintanandoci in case buie sotto un cielo senza rimorsi.
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