La ragazza del paese stregato
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...e tutto avvolto in un mantello nero con il bavero che copre parte del viso. Ho un tuffo al cuore. Sento che non devo mostrare paura. Una fuga è impossibile perché gli altri si sono fermati attorno, anche se a maggior distanza. Nella nebbia non riconosco le fattezze di nessuno di loro.
"Che cosa vuoi?" Rispondo con voce ferma.
"Lascia stare quella ragazza" ordina.
"Chi sei?"
"Un parente"
Gli altri si avvicinano. Adesso ho paura. Gli lascio capire che farò come dice lui, magari non subito affinché Mirta non sospetti di niente. Mi sforzo di sembrare convincente.
"Chi ti dice che quella ragazza mi interessa?"
"Anche oggi sei stato con lei".
In un lampo penso a tutti i rari passanti che ci hanno visto insieme. No, non sono in grado di ricordare nessuno. Abbozzo una specie di sorriso:
"Va bene, quando è così... Farò come dite..."
Sono di nuovo solo. La nebbia fluisce per le strade, infida, appiccicosa. Sono tutto sudato.
Allungo il passo verso casa. Da questo momento ho deciso di diventare ipocrita e falso con quella gente. E di agire con determinazione, ma con prudenza in modo da non essere mai più sorpreso solo in un luogo deserto o di notte.
*****
Un ... [segue »]
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