Sotto il segno dell'ofiuco
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...Gus, Kurtis, Dalya e Suzannah. Sarebbero stati loro a morire. Nei giorni successivi al ritrovamento dei corpi nel lago, era stato imposto una specie di coprifuoco, per evitare nuovi incidenti. Ma si sa, chiunque è stato ragazzo, le regole sono fatte per essere trasgredite. I ragazzi sfuggivano alle ronde e facevano flop nel bosco di notte, quasi a sfidare l'assassino a farsi vivo.
Galil aveva già messo in piedi un piano. Poco dopo casa sua, c'era un vecchio magazzino abbandonato, ma ancora in buono stato. Avrebbe invitato i ragazzi in quel magazzino, per fare un piccola festicciola. Spedì gli inviti e ritornò al capanno, per far quadrare tutto. Si ingegnò per mettere in piedi un efferato omicidio. Finì verso l'una, e soddisfatto, uscì dal capanno per tornare a casa. Poco più in la c'era un ragazzo. Lo stava aspettando. Gli si avvicinò con fare minaccioso, e disse:
"Ti ho visto stronzetto. Sei stato tu a uccidere quei ragazzi. Ho le foto che lo provano." Mostrò gli scatti a Galil. Che rimase impassibile. Tutt'un tratto, Galil sferrò un colpo sulla nuca al ragazzo, che svenne.
Il ragazzo rinvenne poco dopo, e si trovò legato ad un mobile per i polsi. Seduto ... [segue »]
Composto mercoledì 22 giugno 2011
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