Scritto da: Sergio Bissoli

Ricordi di Renzo Ferrari


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...successive, sono tutti indimenticabili; profumo di calicanto, passeggiate in campagna per raccogliere le margherite, una gioia senza confini.
Un giorno Pia mi disse che la domenica successiva non sarebbe stata in paese. Non le chiesi dove andava. Ma quella settimana sognai sua mamma che mi disse che Pia era all'ospedale.
La domenica successiva cercai suo fratello e da lui seppi che Pia era andata veramente all'ospedale di San Bonifacio. Io e Renzo partimmo subito. Pioveva molto, le strade non le conoscevo ed ebbi molte difficoltà per arrivare in paese e poi raggiungere l'ospedale. All'ingresso un portiere dapprima mi disse che la ragazza era già andata a casa; poi non voleva lasciarci passare perché l'orario delle visite stava per scadere. Finalmente salimmo le scale di corsa e raggiungemmo la stanza numero 28, dove si trovava la ragazza. Pia indossava un baby doll nero a fiori rossi; mi disse che era stata operata per una malformazione al piede che non le permetteva di indossare le scarpe. Le regalai una radiolina a transistor che avevo comprato a 4.000 lire.
Sulla strada del ritorno ero molto soddisfatto e Renzo si congratulò con me. Mi disse che sarei sicuramente riuscito ad arrivare in America.... [segue »]

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