Scritto da: Paola38

Racconti di guerra


Scegli la pagina:
...angolo facevamo finta di giocare, eravamo terrorizzati.
Mio zio Alvaro, faceva il postino nella vicina città, veniva spesso
a trovarci portava la preziosa farina bianca e altri possibili viveri. Non ricordo di avere patito la fame: avevamo la farina di castagne, che era il migliore alimento in quel periodo (1942-1944). Quando i contadini davano a noi ragazzi le uova, allora si che era un mangiare da re!
Un giorno vidi arrivare mio padre, sentii che discuteva con mia nonna e ci salutò, lo rividi poi alla fine della guerra.
Dentro di me non li ho mai perdonato di averci lasciato, era andato volontario a Vienna a fare il fornaio per i tedeschi.
Tante tragedie in quel periodo: il contadino che ci ospitava fu fucilato, aveva ammazzato un tedesco che aveva tentato di violentare sua figlia di sedici anni, ricordo ancora gli spari e i due corpi distesi sull'aia e la gente che urlava.
Il giorno dopo c'erano manifesti ai muri del paese c'era scritto per ogni tedesco ucciso dieci italiani saranno fucilati. Quella notte i grandi si
riunirono nella cucina, vidi gli uomini spostare della legna che era davanti al camino vidi aprire una botola, una lunga scala portava a un seminterrato, li ... [segue »]

Immagini con frasi

    Info

    Scritto da: Paola38

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:0.00 in 0 voti

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti