Racconti di guerra
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...Un mio amico Emilio Pancani di anni dieci, dopo aver passato quasi tutto il periodo bellico, mentre correva nel bosco, cadde e un piccolo legnetto andò a conficcarsi nel naso raggiungendo il cervello, era morto per questo banalissimo incidente non furono possibili interventi di soccorso anche lui vittima della guerra.
Un altro bambino raccattò una mina, credendo, fosse un giocattolo, gli scoppiò in mano flagellandogli il viso, ricordo il suo funerale, lui disteso nella piccola bara il volto fasciato, il suo vestitino lungo di colore rosa (era un maschietto), non avevano trovato di meglio da mettere a quel povero bambino che aveva giocato con noi fino al giorno prima.
Ancora oggi mi fermo davanti alla sua tomba, ora è insieme alla sua mamma, lo ricordo con nitidezza e mi sorprende sempre.
Non avevamo da riscaldarci, il mangiare era scarso, noi ragazzi cresciuti avevamo bisogno di scarpe vestiti, un po' di tutto...
In questo ennesimo e tristissimo periodo, aspettavamo gli americani, che ci venissimo a liberare.
La lotta partigiana continuava e le fucilazioni nelle piazze erano frequenti.
Mi ricordo di una, in piazza San Lorenzo a Pistoia, la mia città.
Una mattina noi ragazzi ci trovammo in quella piazza, vedemmo diversi ... [segue »]
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