Racconti di guerra
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...erano finiti? Un piccolo tic... tac... come l'andare di un orologio, mia nonna si accorse di questa mia curiosità posò lo sguardo verso la credenza mi fu tutto chiaro le balle erano state messe li. Alla credenza mancava l'asse inferiore, pensai si e rotto la balla di fagioli, e cascando facevano tic... tac.
La conversazione divenne più tranquilla e amichevole, smise anche il tic... tac. Ho pensato molte spesso a quei tedeschi... che rividi spesso a casa mia... con molta aggressione erano entrati con i fucili pronti a uccidere che vedendo un piccolo quadretto che ricordava la loro patria lontana ridiventarono uomini dimenticandosi di essere soldati e dimostrando di essere molto disposti a spogliarsi di quegli abiti messi addosso per uccidere per non essere uccisi, mi domando: "avranno creduto a tutto ciò?", non avevano sentito il... tic... tac... dei fagioli che piano piano riempiva lo spazio dell'asse rotta della credenza?, resta un mistero.
Hanno evitato a noi una tragedia, si veniva fucilati per molto meno.
Spero per loro di raccontare ai propri cari questa storia.
Con i ritorno degli sfollati nostri amici e conoscenti, ci raccontavamo
di piccole e grandi tragedie, ricordavamo le persone scomparse tragedie
che avevano colpito un po' tutti.... [segue »]
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