Un ragazzo calabrese
Capitolo: La mia Calabria.Scegli la pagina:
...avvicinai alle sue labbra provocanti sussurrai.
- "Di cosa hai paura? Vuoi che ti porto a casa? Su.... Andiamo... ti porto a casa come vuoi tu, non c'è problema" –
Mi guardò negli occhi con stupore, pensò che le sue paure erano infondate, immaginò che ero un ragazzo perbene. E con voce di chi si pente dopo averti offeso mentre con la mano si asciugava la lacrima disse rassicurata.
- "Se vuoi possiamo stare ancora un po'" – sorrise il suo volto si illuminò, si mise seduta sul telo, mi sedetti anche io e mi sdraiai supino con le dita incrociati dietro la nuca guardando verso il cielo che non vedevo. Si adagiò vicino a me e appoggiò la guancia ancora umida sul mio petto, gli guardavo la sua nuca mentre i suoi capelli profumati mi coprivano la bocca. Sentivo il suo alito sulla pelle dei pettorali mentre mi diceva.
- "Nel messaggio ho scritto che ti voglio parlare... ti volevo dire, che, come sai, sono sposata anche se non felice
perché mi sento molto trascurata da mio marito. Ti sei accorto di me solo adesso ma io, già da tempo ti avevo messo gli occhi addosso... anche se tu non mi ... [segue »]
Composto sabato 17 dicembre 2016
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