Un ragazzo calabrese

Capitolo: La mia Calabria.

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...verso casa. Mi accorsi che avevo rovinato i pantaloni del vestito. All'altezza delle ginocchia erano impregnati di fango.
Da quel giorno il mio pensiero, la mia esistenza, la mia vita era lei. Non desideravo altro che lei. Il destino mi aveva riservato quell'avventura che non mi sarei neanche sognato. Quel fatto, era un segreto che nessuno doveva sapere. Ma con qualcuno dovevo scaricare il mio stato d'animo, la felicità che provavo, dovevo confidarla a qualcuno. Decisi di confidarmi con un mio amico d'infanzia. Antonio. L'Antonio, l'unico amico che mi rimaneva fin dall'infanzia. L'unica persona che potevo confidarmi e che di sicuro manteneva il segreto.

Il dopo Lambrate in casa mia

Da quel giorno dell'appuntamento a Lambrate, era passato circa un mese che non c'era modo di vederla o d'incontrarla. Le tapparelle di casa sua erano sempre al solito posto, non davano nessun solito segnale; finché una pomeriggio di una Domenica, la vidi affacciata alla finestra della sua cucina. Approfittai che in casa mia non c'era nessuno, non ricordo il motivo dell'assenza dei miei; il fatto che ero da solo in casa e forse Lei lo sapeva, quello era il motivo perché stava affacciata alla finestra. Aprii anche io la finestra della ... [segue »]
Composto sabato 17 dicembre 2016

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