La Bella e la Notte
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...agguato: dove speri di andare a parare, cò'sta cantante? Con scontata, analoga bella domanda di risposta: che mi frega?, non ne volevo sapere di muovermi dal Jazz Club, fosse stato per me mi sarei inchiodato al tavolino e ci sarei restato in eterno, sempre che Isa Bella fosse restata a sua volta in eterno sul palco, naturalmente. Intanto stavo lì, ad un passo da lei, il resto non contava: il pallottoliere del tempo era spento, il mosaico della vita era fermo, mentre il mio cuore correva a mille.
Non vivevo per il dopodomani, e neppure per il domani; vivevo per le prossime ore, quelle che avvicinano al nuovo giorno, nel cuore della notte, quando le lancette dell'orologio si sovrappongono sul 12.
Un sorriso, uno sguardo, un'occhiata, sono sufficienti a salvare una nottata? Per me si, anche se non ci paghi le bollette; sono monete di altro corso, ma non meno importanti della valuta che ha corso legale. Mi auguravo solo che trascorrere troppo tempo chiuso in quattro mura, a mettere il naso nei documenti e nella polvere, non diventasse un'abitudine: mi stimolava cattivi pensieri che non mi appartenevano
Il titolare dello studio in cui lavoravo ripeteva, ogni santo giorno che il ... [segue »]
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