Scritto da: Pino Conte

La Bella e la Notte

Capitolo: 3 - Occhiate

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...breve, un’accidenti giuridico qualsiasi interviene sempre e comunque, a salvare il sedere di chi abbia i soldi in tasca: quei due ne erano la prova provata. Certezza più marmorea di questa, dove la trovi?

Quanto ai sentimenti, che fuggono con la velocità della lepre, la coppia di pensatori era in grado di ascoltare Isa Bella cantare? Forse no, l’unico canto da costoro percepito era quello dei soldi. Per quanto mi riguarda, la Tinatarner, con la sua voce, i sentimenti li incatenava, una piacevolissima tortura cui offrivo il cuore ogni notte. Avrebbero dovuto sottoporsi anch’essi alla dolce tortura della Bella, per purificare sia pure la superficie della loro anima nera; ma prima, dovevano cambiarsi d’abito, inzuppati com’erano di sudore. Con l’occasione, che si cambiassero pure la faccia; il bronzo non lo gradiva, la Bella ...

Sull’ottovolante delle temperature, sulle montagne russe del clima, a questo giro, era salita Isa Bella, ed il raffreddore se lo piangeva lei. Le colava il naso, e la voce era talmente bassa che sembrava salire dalle caverne. La sua ordinazione, al barman del Jazz Club: un cappuccino, ben caldo e cremoso. E la sua cautela, contro l’influenza: attorcigliarsi uno sciarpone di lana sulla gola. La Bella teneva fermo ... [segue »]

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