La filosofia è percezione, vita vissuta, intuizione dell’Universo del sé che si traduce in pensiero. Ritenere che il pensiero filosofico sia soltanto razionalità, significa non comprendere che la filosofia non è mera costruzione mentale, ma fotografia interiore dell’uomo senziente e pensante. Qualcosa che ha a che fare non soltanto e non tanto con la mente dell’essere umano, ma sopra tutto con la sua identità personale.
Ho parlato di Universo del sé, perché nell’autocoscienza, nel pensiero, nella capacità di scegliere e di volere di ogni singolo individuo si esprime, senza limiti, l’Universo intero. I limiti appartengono a noi, nella misura in cui non riusciamo a renderci conto di Chi e di Cosa realmente siamo.
P.S.: Non sono uscito pazzo. Non ho fatto altro, più o meno, che "esprimere a parole mie" il concetto espresso da Metastasio. Ciò che è strano è che avevo appena terminato di mettere giù questo pensiero notturno, quando ho letto questi vostri commenti, trovando così immediatamente dove collocarlo.
Per venire al merito della frase, mi sembra evidente che le doti di ciascuno non sono sue qualità: le qualità riguardano il modo in cui ciascuno userà le proprie "doti".
Ma spesso, purtroppo, le nostre doti non solo non riusciamo ad utilizzarle per il meglio, ma non riusciamo neanche a capirle.
12 anni fa
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Beati monoculi in terra caecorum.
Il sig. censore è pregato vivamente di non allertarsi, non contenendo la frase alcun termine non "appropriato": i "monoculi" sono, semplicemente, coloro che hanno un solo occhio (altrimenti detti guerci); ed i "caecorum", quantunque ciechi, godono di funzioni intestinali, salvo eccezioni, perfettamente normali.
12 anni fa
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A proposito del pugno e del paese: solo oggi ho appreso che con ogni probabilità dal 2014 in poi non si potranno effettuare pagamenti in contanti per importi superiori ai 50 euro.
Poiché per allora saremo sicuramente ridotti all'elemosina, sarà bene munirsi per tempo dell' apposita macchinetta per far "strisciare" la carta di credito ai nostri benefattori. O, in alternativa, andare a mendicare altrove.
12 anni fa
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E' la parola por*ce*l*lana a non essere appropriata: ho provato a scriverla da sola, e il censore mi ha giustamente, nel libero esercizio del suo appropriato vaglio automatico, bloccato il commento.
Evidentemente preferisce la maiolica.
12 anni fa
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Concordo in pieno (ma proprio in pieno) con il pensiero realisticamente, francamente e coraggiosamente espresso da Giulio al commento 64.
Per Vincenzo: Giulio Cesare, in procinto di affrontare con i suoi 10.000 legionari i 100.000 galli di Vercingetorige che gli sopravvenivano alle spalle, disse al suo luogotenente: "la nostra gente misura l'onore di un combattente dalla quantità di avversari che ha il coraggio di affontare". Poi girandosi verso la sterminata orda umana che li stava raggiungendo aggiunse: "se questo è vero, in questo giorno ci sarà onore per noi tutti". E i romani stravinsero.
Sia dunque lode a Giulio, il cui pensiero (ripeto: lucido, franco e coraggioso) indubbiamente stravincerà su ogni gallo, gallinaccio, gallina o gallinella di sorta. :)))
12 anni e 1 mese fa
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Ho parlato di Universo del sé, perché nell’autocoscienza, nel pensiero, nella capacità di scegliere e di volere di ogni singolo individuo si esprime, senza limiti, l’Universo intero. I limiti appartengono a noi, nella misura in cui non riusciamo a renderci conto di Chi e di Cosa realmente siamo.
P.S.: Non sono uscito pazzo. Non ho fatto altro, più o meno, che "esprimere a parole mie" il concetto espresso da Metastasio. Ciò che è strano è che avevo appena terminato di mettere giù questo pensiero notturno, quando ho letto questi vostri commenti, trovando così immediatamente dove collocarlo.
Per venire al merito della frase, mi sembra evidente che le doti di ciascuno non sono sue qualità: le qualità riguardano il modo in cui ciascuno userà le proprie "doti".
Ma spesso, purtroppo, le nostre doti non solo non riusciamo ad utilizzarle per il meglio, ma non riusciamo neanche a capirle.
Il sig. censore è pregato vivamente di non allertarsi, non contenendo la frase alcun termine non "appropriato": i "monoculi" sono, semplicemente, coloro che hanno un solo occhio (altrimenti detti guerci); ed i "caecorum", quantunque ciechi, godono di funzioni intestinali, salvo eccezioni, perfettamente normali.
Poiché per allora saremo sicuramente ridotti all'elemosina, sarà bene munirsi per tempo dell' apposita macchinetta per far "strisciare" la carta di credito ai nostri benefattori. O, in alternativa, andare a mendicare altrove.
Evidentemente preferisce la maiolica.
Per Vincenzo: Giulio Cesare, in procinto di affrontare con i suoi 10.000 legionari i 100.000 galli di Vercingetorige che gli sopravvenivano alle spalle, disse al suo luogotenente: "la nostra gente misura l'onore di un combattente dalla quantità di avversari che ha il coraggio di affontare". Poi girandosi verso la sterminata orda umana che li stava raggiungendo aggiunse: "se questo è vero, in questo giorno ci sarà onore per noi tutti". E i romani stravinsero.
Sia dunque lode a Giulio, il cui pensiero (ripeto: lucido, franco e coraggioso) indubbiamente stravincerà su ogni gallo, gallinaccio, gallina o gallinella di sorta. :)))