Giuseppe Freda

Nella news Verbale del "VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole"
Scusatemi, Flavia e Carmelo, ma... brancolate nel buio.
Ve lo mostro io come stanno in realtà le cose: cioè cosa è stato fatto e non si sarebbe dovuto fare.  : )))
Innanzitutto, quanto al gap tra 2 e 10, cui accenna Carmelo Cossa, vi è stato di peggio, cioè il massimo: le poesie di Patrizia Cona e di Tania Scavolini hanno oscillato tra l'1 e il 10.
Ma esaminiamo un po' più a fondo l'esito del voto.

Dopo il voto popolare di 2a fase (quello che cioè aveva riguardato le sole finaliste), la classifica era la seguente:
1) Melone 6,95
2) Bartitomo 6,75
3) Freda 6,35
4) Ferrari 6,22
4) Danna 6,22
6) Cannistrà 6,15
7) Scavolini
8) Cona 5,93
9) Cossa 5,72
10) Aiello 5,56

Il SOLO voto della giuria esprimeva invece la seguente classifica. Ripeto, quella che segue è la classifica come risulta dal SOLO voto della giuria "qualificata", non la media finale:

1) Danna 6,55 (che era 4° a pari merito)
2) Ferrari 6,45 (che era 4a a pari merito)
3) Cannistrà 6,36 ( che era 6°)
4) Scavolini 6,27 (che era 7°)
5) Aiello 6,18 ( che era 10°)
6) Cossa 6,09 (che era 9°)
7) Bartiromo 5,91 (che era 2°)
8) Melone 5,82 (che era 1°)
8) Cona 5,82 (che era 9°)
10) Freda 5,73 (che era 3°).

La media ponderata dei due voti (voto popolare di 2a gfase e voto giuria) dà adito al seguente risultato finale:
1) Danna 6,415 (COME DA VOTO GIURIA)
2) Ferrari 6,361 (COME DA VOTO GIURIA)
3) Cannistrà 6,36 (COME DA VOTO GIURIA)
4) Melone 6,271 (che era 8° nel voto giuria)
5) Bartiromo 6,244 (che era 7° nel voto giuria)
6) Scavolini 6,146 (che era 4° nel voto giuria)
7) Freda 5,977 (che era 10° nel voto giuria)
8) Cossa 5,942 (che era 8° a pari merito nel voto giuria)
9) Aiello 5,934 (che era 5° nel voto giuria)
10) Cona 5,864 (che era 8° a pari merito nel voto giuria).

Credo di aver detto abbastanza anche solo mostrando queste 3 classifiche. La situazione mi sembra evidente...
    Non la commento solo per lasciarvi lo "sfizio" di arrivarci da soli.  : )))))))))
12 anni e 8 mesi fa
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Nella pagina del Libro Breaking dawn di Stephenie Meyer
Ma che cos'è, il festival dei punti interrogativi ???
12 anni e 8 mesi fa
Nella frase "Molti di noi accarezzano i propri desideri..." di Hermann Hesse
Vedo che entrambi i commenti che precedono parlano di "realizzare" i desideri.
REALIZZARE significa RENDERE REALTA'. Il termine va riferito ai SOGNI, non ai desideri.
I DESIDERI NON SI REALIZZANO, SI ESAUDISCONO, come dice la frase. Esaudire significa "ascoltare benevolmente una richiesta e concedere ciò che ne costituisce l'oggetto".
ESAUDIRE PRESUPPONE QUINDI IL POTERE DI CONCEDERE.
Realizzare un sogno, invece, comporta un'azione ed un rischio: difficilmente vi si riesce.
Questa frase, dunque, con l'uso dei termini "desideri-esaudire", si riferisce a ciò che desideriamo ed è in nostro immediato potere concederci, non a ciò che non è in nostro immediato potere, e costituisce sogno o speranza.
I desideri coincidono con i sogni, quando non abbiamo il potere di esaudirli: allora sì che ci vuole la bacchetta magica, o la lampada di Aladino.
Nella frase, invece, si parla di desideri nostri che NOI STESSI possiamo esaudire e non esaudiamo.
Perché un qualcosa trattiene la nostra volontà.
Esempio pratico: molti desiderano parlare chiaro a qualcuno, smettere di fumare, dare il proprio contributo a costruire un mondo migliore, uscire da logiche meramente utilitaristiche, non essere più... ciò che sono (vili, codardi, servi, anche solo pigri, e così via...)
PERCHE' NON LO FANNO??
Sono situazioni molto più gravi del non riuscire a vincere al superenalotto.  :))
12 anni e 8 mesi fa
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Nella frase "Sulla via per l'inferno c'è sempre un sacco di..." di Charles Bukowski
Vero. E l'ho votata 10, da perfetto i*diota.
Ma ho un bru*tto vizio: torno sempre sui miei passi, e penso.
...Tutte le vie, Charles, si percorrono da soli: sia quella dell'inferno sia quella del paradiso, e anche quella del purgatorio.
Nasciamo soli e moriamo soli...
E tutta la nostra vita, prima o poi, ci dimostra quasi sempre una verità stupefacente: quella di essere anche sempre VISSUTI da soli.
Ma anche questo non è poi mica vero in tutti i casi: qualcuno non riesce a capirlo.
Dunque anche questa è una frase "ad effetto", come il 99,99% degli aforismi. Compresi i miei.
Il vero problema, per chi pensa, sente e capisce (ed è un problema morale prima che pratico) è IL RIUSCIRE A NON CONSIDERARE FESSI TUTTI GLI ALTRI.
    Riconosco tuttavia che si tratta, spesso, di un obiettivo quasi irrealizzabile. Perché gli altri, fessi, molto spesso lo sono davvero, come dimostra il fatto che, prima di rendermi conto della situazione, ho dovuto rifletterci su.
12 anni e 8 mesi fa
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Nella frase "Mi trovavo al ristorante tu cenavi al tavolo..." di Franca Mercadante
Margheritaaaaaaaa.........
Un accento di troppo nell''ultimo versooooooo......
12 anni e 8 mesi fa
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Nella frase "È una Salsa piccante al peperoncino questo..." di Franca Mercadante
Risposta al commento 18: premesso che non sono un sito di scrittura, ma solo un avventore di questa locanda, secondo me stride. Ciò nella presunzione che la raccolta sia monotematica, cioè riguardi un medesimo tema, o comunque vi sia un filo conduttore (altrimenti la raccolta non avrebbe un senso). In questo caso non striderebbe solo in un caso, a parer mio: se  i tre in prima persona  rappresentassero una sorta di succo, di  morale, di conclusione dei precedenti. Come dire: vi ho detto i casi altrui, ora vi dico i miei. Potresti comunque sempre risolvere il problema facendo figurare quelli in prima persona come tratti dal diario di terzi.  Non vedo comunque problemi: con la fantasia si può fare di tutto. Anche fare di undici racconti un unico racconto con 11 percorsi narrativi diversi.
12 anni e 8 mesi fa
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