Giuseppe Freda

Nella news Verbale del "VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole"
Solo ora, Alberto, leggo questo tuo commento.
    Vedi, io di questo problema non voglio più parlare, anche perché non posso: lo staff mi ha cancellato diversi commenti, tre o quattro, dei quali uno solo è riemerso. Qualsiasi cosa io scriva, dunque, potrebbe subire con ogni probabilità la medesima sorte.
    La questione, oltre tutto, non può a mio avviso che meritare a questo punto il silenzio cui lo "staff " mi ha forzatamente ridotto, e cui io soggiaccio volentieri, stante l'inutilità di ulteriori precisazioni in assenza di un serio contraddittorio alla pari.
    Poiché peraltro tu rientri nel merito, tacciandomi di esagerazione, io ritengo di essere nel pieno diritto di scrivere il presente commento; e avverto lo staff che la cancellazione dello stesso costituirebbe un grave abuso, in quanto seria lesione del mio diritto di rispondere ad un rilievo.
   Ciò premesso, ho esaminato il verbale di cui hai allegato il link, e devo dire che lo trovo molto più "normale" di quello attuale: nella sezione poesia, il 1° classificato a seguito del voto popolare è rimasto 1°, il 2° è rimasto 2°, il 3° è passato 4° e il 4° è passato 3°. Dunque un'unica variazione, con salto di un solo posto (dal 4° al 3°), che ha riguardato uno solo dei primi 3 classificati.
    Nel presente concorso, invece, il 1° secondo la giuria popolare è passato al 4° posto e il 4° è passato al 1°; il 2° è divenuto 5° e il 5° è passato 2°; il 3° è divenuto 7° e il 6° è passato al 3° posto.
    Ma questo è il risultato finale: perché, ove si consideri il solo voto della "giuria qualificata", quello che la giuria popolare aveva indicato come 1° è risultato 8° nel voto "qualificato"; quello che era 2° è risultato 7°; quello che era 3° (il sottoscritto) addirittura 10°.  
     Insomma: una sorta di giudizio divino, del tipo "i primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi".    : ))
    Ti ringrazio dunque per avermi fornito un valido termine di confronto, che conforta e non inficia le mie considerazioni.
    Quanto al laboratorio di fisica di cui parli, mi fai ricordare i tempi in cui lo frequentavo (all'incirca 46 anni fa): allora il titolare della cattedra, a Napoli, era Argan, se non vado errato... so dunque ben distinguere un evento estremamente improbabile da uno di ordinaria probabilità.
    E' poi naturale che la misura della poesia, e in genere di ogni manifestazione artistica, abbia sempre luogo facendo uso di un metro estremamente soggettivo. Resta tuttavia il fatto che, in questo concorso, la graduatoria risultante dal giudizio popolare è stata completamente sovvertita, in assenza di elementi EVIDENTI (parlo di errori grammaticali o di fuori tema) che potessero condurre ad ipotizzare un esito di questo tipo; e senza neanche un barlume di motivazione.
12 anni e 7 mesi fa
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Nella frase "Guardo cadere pezzetti di cielo, stelle..." di Franca Mercadante
Ciao Margherita, avevo letto questo tuo scritto uno o due giorni fa, mentre ero impegnato in altre incombenze; ed eccomi finalmente a te,  nella speranza di non essere ulteriormente chiamato a precisazioni concernenti le "procedure concorsuali" (materia, come noto, molto delicata).
    E' una bella poesia, secondo me. Molto, molto singolare. Niente di paragonabile alle solite solfe trite e ritrite. Il ritmo spezzato e quasi affannoso si lega a pennello, come tu stessa notavi, con un caos interiore infinitamente più sconvolgente del caos universale (da cui però nasce l'ordine della natura; ed è stupefacente che anche dal caos interiore nasca l'ordine dell'amore e della vita). Ma vorrei dire di più. I primi cinque versi e gli ultimi cinque sono molto belli ed estremamente musicali; mentre la parte centrale dovrebbe essere letta più velocemente del resto, per conferire alla poesia quell' anti-ritmo, quell'anti-ordine, che percepisco in perfetta sintonia con ciò che essa descrive.
     Ti "passo" dunque tutto ciò che possiedo sui questo sito: cinque belle stelline, con cui potrai rimpiazzare quelle che ancora dovessero continuare ad esplodere.
     Un'ultima cosa, a proposito del "prof": quando ti ho risposto ieri, in maniera davvero poco cortese di cui non so come scusarmi, ero in verità un pò... nervoso, e mi capita spesso, quando lo sono, di prendermela con il mondo intero... Mi scuso dunque umilmente: puoi continuare a chiamarmi "prof" tutte le volte che vuoi.  : ))
12 anni e 7 mesi fa
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Nella frase "Stasera ho voglia di cedere, di sedermi su un..." di Giuseppe Freda
Sergio, cambia il commento a motivazione: voto unico, concordato e motivato. Così fanno le commissioni di esame (e anche di concorso).
12 anni e 7 mesi fa
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