Giuseppe Freda

Nella frase "L'amore per me È darti il cuore Sentirti le..." di Gaetano Toffali
Poesia bella, sentita. Voto 8, a conferma della media dei giudizi precedenti.
13 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "Scrivo di sera Quando i fantasmi brillano..." di Gaetano Toffali
Composizione discreta. Tuttavia il quartultimo verso, di 9 sillabe, interrompe la musicalità della frase.
13 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "Il massimo narcisismo è l'inganno di se stessi." di Giuseppe Freda
No, Klo, non è una donna, almeno credo. E' tutta colpa mia. Non riesco a sopportare i bambini mediocri.
13 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "Sono orme di passi lasciati sulla sabbia tempo..." di Ingrid Rivi
*****. Ben vestita di musicalità (13x2, 11x2,8,13x2,11), ma soprattutto splendidamente evocativa nel contenuto.
13 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "Una donna non è sensuale per il suo aspetto o..." di Giuseppe Romano (Jioriu)
E io invece mi chiedo quale tarlo divori la mente di Giulio, fino a fargli ritenere che io, come Tony Perkins nel famoso Psycho di Hitchcock,  possa sdoppiarmi in una personalità femminile, quantunque delicata ed elegante come quella di Alcione....
Giulio!
Ebbene sì....



Ebbene, no..... : )))



Non lo saprai mai  !!!!!!   ; ))))))))))))))))))))
13 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "Femmene, ciucce e crape tèneno a stessa capa..." di Anonimo
(che vitaccia.. oh, è un proverbio, mica l'ho scritto io...)
13 anni e 6 mesi fa
Nella frase "Se tu vai all'edicola puoi acquistare facile..." di Giuseppe Freda
Ciao, carissima! Ti è piaciuta?
13 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "La paura rende uniti gli uomini... spesso..." di Andrea Matacchiera
Questo è un discorso molto interessante.
Il post mi trova concorde su alcuni punti, discorde su altri.
D'accordo quanto alla paura. E' il male principale dell'umanità, da sempre abilmente sfruttato per asservirla. Paura dell'Inferno; paura di Dio (e potere alle classi sacerdotali); paura del diverso (e potere alle frange più retrive della società); paura dei comunisti (e assegno in bianco nelle mani del capitalismo più sfrenato e beota, oggi inteso quasi come una legge di natura); paura di esporsi (e altro assegno in bianco nelle mani degli arroganti, violenti e intrallazzatori di ogni sorta); addirittura per tanti paura di vivere, dico di decidere della propria vita. E gli esempi potrebbero essere infiniti.
L'unica paura secondo me utile è quella istintiva, animale, che ci fa agire con rapidità dinanzi ad un pericolo incombente. Quella “paura” che ti dà tanta adrenalina da riuscire a salvarti la vita. Il resto è dramma. Quindi: perfettamente d'accordo sulla paura.
Non sono viceversa d’accordo su due punti:
1) L’associazione della paura al concetto di Dio. Altro è che da sempre fenomeni religiosi organizzati, a fini di potere e di controllo sociale,  inseriscano nel concetto di Dio l’ingrediente della paura, altro è che il concetto di Dio debba per forza, di per sé, includere questo concetto.
2) Che a reggere questo mondo sia il Caso, e non il Destino o una Entità superiore.

Sul presupposto della concordia sul concetto di paura, di questi due punti vorrei discutere.
    Chiedo tuttavia all’autore del post, preventivamente, se è d’accordo a discutere con me e chiunque altro di questi argomenti. Ma credo proprio di sì: può essere costruttivo; e poi, non vi sarebbe motivo, in base alle premesse, di  “aver paura” di chi la pensa in modo parzialmente diverso, e di una discussione intesa, se possibile, a chiarirci reciprocamente le idee.  : ))
13 anni e 6 mesi fa
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