Giuseppe Freda

Nella frase "In questo mondo siamo tutti in prestito." di Elena Usai
Ebbene sì, Flavia: molto, ma molto pericoloso... ::((
12 anni fa
Nella frase "Il Senatore Esteban Juan Caselli, eletto nella..." di Marco Giannetti
Ciao Marco, grazie a te per averci reso noto il fatto. Un caro saluto.
12 anni fa
Nella frase "La filosofia è per i sensibili, la storia per..." di Carlo Peparello
Ma sempre a proposito di cinesi, ora vi faccio ridere. Tu forse sai,Vincenzo, che tra le altre cose io per hobby dipingo la maiolica in stile antico (ne ho messo esempi su facebook). Orbene, l'ultima volta che questi amici sono venuti a farmi visita, cioè pochi giorni fa, la moglie cinese del mio amico mi chiede, relativamente ad un piatto murale del diametro di 50 cm. che si trova nella stanza da pranzo, quanto tempo di lavoro avesse richiesto. Circa 30 ore, le rispondo, con l'aria di chi sta parlando, se non di mesi, almeno di una settimana (se va bene e si dipinge di buona lena). 
     Al che lei mi fa, col classico perpetuo e disarmante sorriso cinese a 64 denti:  " SOLO DUE GIOLNI ?"
          : (((((((((
11 anni e 11 mesi fa
Nella frase "Il male ricavato dal bene dato, può cambiare..." di Saimon Pace
Oh, pè la maròn !!  : /
11 anni e 11 mesi fa
Nella frase "La frase è stata rimossa per volere dell'autore." di Vincenzo Cataldo
Per Vincenzo: ho usato il termine Moleskine al solo fine, che sai essermi abituale, di essere preciso. Fornendotene una descrizione un po' più dettagliata di quella abbozzata da Sergio, si tratta di un libricino rilegato di colore nero, recante un elastico che lo chiude ermeticamente e un nastro segnalibro. All'interno ha circa 120 pagine, a quadretti o a righe, e una tasca a soffietto porta-documenti. Dunque non è un block-notes (utile per appunti "usa e getta"), ma un mezzo di annotazione utile per qualcosa destinato ad essere custodito nel tempo. Io lo uso per annotare notizie di famiglia, pensieri, comunicazioni profetiche, elucubrazioni statistiche, rivisitazioni bibliche, illuminazioni teosofiche e schizzi di paesaggi, di ritratti o di femmine ignude :), o per custodire piccoli ricordi, insomma cose che ritengo "importanti" perché frutto di un'elaborazione personale destinata poi, semmai, a essere tradotta in ulteriori aggiustamenti,  rivisitazioni ed iniziative varie, e soprattutto ad essere "tramandata" (ahimé) ai "posteri" (i miei figli, nipoti e pronipoti): insomma non le cose da fare ogni giorno o notiziole che lasciano il tempo che trovano. La presunta "modaiolità" dell'oggetto mi è dunque del tutto indifferente, quantunque (confesso il mio peccato) io, essendo un inguaribile grafomane, ami molto gli oggetti di cancelleria, e non badi a spese per procurarmi quelli che mi piacciono e mi sono utili.
   Se comunque cerchi "Moleskine" su wikipedia ne saprai ancora di più.
11 anni e 12 mesi fa
Nella frase "Riesci ancora a sorprenderti quando ti capita..." di Giovanni Di Blasi
La cosa più... normale, che dovrebbe capitare ad ogni essere umano, è sorprendersi sempre: sorprenderci di ogni cosa che ci accade e che ci circonda, ed anche di noi e della stessa nostra vita. O non è forse sorprendente l'ignoto che malgrado ogni sforzo continua ad essere ignoto? Quanto poi alle cose belle e alla felicità, la cosa più sorprendente, almeno per me, è il loro volare comunque via, insieme al tempo che assurdamente ci trascina. Che senso ha, che valore può avere la circostanza che ci accada una cosa "bella", quando intorno a noi accadono, per tanti, cose non solo bru*tte, ma talora terribili? Tentiamo un cambio di prospettiva. Un giorno, finiranno per tutti sia le cose (ritenute) belle che quelle (ritenute) brut*te, e sia gli ottimisti che i pessimisti, sia i fortunati che i tartassati si ritroveranno a dover fare i conti con un'equazione che non hanno voluto, potuto o saputo risolvere.
    Quindi l'atteggiamento più saggio parrebbe fare continuamente i conti con se stessi e con quella equazione. Cercare sempre, senza lasciarsi prendere né dall'ottimismo, né dal pessimismo, ma solo dalla sorpresa e dallo stupore: unico sentimento che, sia nei momenti "belli" che in quelli bru*tti, ci può condurre vicino alla soluzione del problema, che è e rimane l'unico vero problema della nostra vita. Chissà che, battendoci sempre contro la testa, non si possa riuscire a risolverlo: e a possedere e vivere dentro di sé solo e comunque cose belle, senza attendere, desiderare o ricordare il finto bello che comunque passerà con il tempo.
11 anni e 8 mesi fa
Nella frase "La realtà imprigiona, la fantasia libera." di Antonio Curnetta
Eppure sai che Socrate asseriva di essere pervaso da un dàimon (e Socrate non era uno dedito alla menzogna).  Sai anche che affrontò la m0rte in tutta serenità, nella certezza della sopravvivenza.
    Io ti esorto a riflettere su questo: se anche vi fosse oggi o anche vi fosse stato solo per il passato UN SOLO ESSERE UMANO degno di apprezzamento, di fiducia e di stima, quell'unico basterebbe a riscattare l'intero genere umano, perché significherebbe che  l'uomo PUO'.
11 anni e 11 mesi fa