Scritto da: Patrizia Luzi
in Diario (Sentimenti)
Il mio pensiero sconfina fin dove lo sguardo non riesce ad arrivare, fino a te.
Composto giovedì 8 marzo 2018
Il mio pensiero sconfina fin dove lo sguardo non riesce ad arrivare, fino a te.
Dialogare senza fiatare attraverso il linguaggio del corpo tra emozioni, baci e carezze.
A mia sorella. Io non so stare senza te. Lo sai già. Mi riempi di sorrisi in momenti scuri.
Senza pensarci due volte mi cercherai.
Senza pensarci due volte ti darò ancora più importanza.
Senza pensarci due volte riascolterò i silenzi di un noi ormai già mal andato.
Senza pensarci due volte tu non dovrai temere perché ci sono ancora con te. Anche se non mi vedi, anche se non mi senti.
Senza pensarci due volte.
Tu.
Mi troverai.
Ti porto dentro come un segreto, un amleto.
Ti porto dentro come l'ultimo sguardo.
Ti porto dentro con i miei perché e le mie lacrime.
Ti porto dentro perché non c'è miglior posto al momento ma sì, vorrei averti anche accanto.
Ti porto dentro perché sapevi ricompormi dai miei guai e dai miei malumori.
Ti porto dentro perché così continuo a ridere di vero cuore come facevo anni fa con te.
Ti porto dentro perché come sorridevo a te, io non sorrido a nessuno.
Ti porto dentro così da ricordarmi come brillavano quei tuoi occhi.
Ti porto dentro come quando sistemavo la camera o qualche tua maglietta sparsa un po' ovunque.
Ti porto dentro e faccio molta attenzione a non confonderti con ogni cosa che per un momento mi ricorda come mi facevi star bene.
Tu.
Invincibile con te. Eppure mi ritrovo - invincibile - anche da sola.
Sarebbe stato bello, dicevi. Ballare sotto la pioggia e baciarci. Come un super potere, così da non prendere freddo per quanto noi ci siamo amati. Così l'amor nostro avrebbe vinto contro quel freddo che cercava di spaccarci.
Non devi giustificarti a chi hai dato amore e denudato la tua anima, perché se non ha ancora colto il tuo riflesso di luce ma ti veste dei suoi timori e dei suoi bui pensieri, vuol dire che non ti ha mai conosciuto.
E poi c'è quella strada, che partendo da via Maddaloni arriva a San Biagio Dei Librai: quella strada è un miscuglio di indescrivibili effluvi. Ogni pasticceria, ogni pizzeria o friggitoria è un'emozione. Un'esperienza sensoriale che vi lascerà con il fiato sospeso, con la voglia di averne sempre di più. Per non parlare del passaggio dall'esperienza olfattiva a quella del gusto: puro incanto. Poesia mescolata ad arte culinaria.
Era un destino beffardo il nostro, dove ti incontri come in un sogno per poi trasformarsi in speranza.