Scritto da: Fily Russo
in Diario (Sentimenti)
Non è vero che mi basta il pensiero! Io personalmente voglio gesti concreti, delle manifestazioni d'affetto. Perché per me amare significa, esserci in tutti i sensi.
Composto domenica 4 marzo 2018
Non è vero che mi basta il pensiero! Io personalmente voglio gesti concreti, delle manifestazioni d'affetto. Perché per me amare significa, esserci in tutti i sensi.
In amore non esistono strategie, tutto accade in maniera spontanea.
Una vera amica ha rispetto dei tuoi pensieri, delle tue emozioni e fa di tutto per non ferirti. Una "vera" amica non ti asciuga le lacrime, ma impedisce che cadano.
C'è chi ti dona un sorriso per renderti felice, chi ti fa una carezza che ti suscita tanta tenerezza, chi in un abbraccio ti tiene stretta, chi ti fa vivere emozioni senza misure, chi ti tende la mano per camminare al tuo fianco e gioire delle bellezze del mondo senza mai stancarsi.
Un amico ti abbraccia forte e tu capisci che l'amicizia non è conoscersi da sempre, non è crescere con l'altro, non è essere sempre insieme.
Non è neppure condividere uscite, cene, compleanni e feste varie.
O, quantomeno.... non è solo quello.
Perché a volte ci si vede poco, ma ci si guarda negli occhi e ci si riconosce.
L'amicizia è condivisione, presenza, spontaneità, risorsa, candore, rinascita... è un palmo contro l'altro, una parola in più quando serve o un silenzio condiviso.
È, soprattutto, una promessa di sincerità.
È anche tante altre cose belle che tu mi sai dare.
Molte cose accadono nello spazio compreso tra alba e tramonto.
Perché, in fondo, questa è la vita e le cose cambiano nel tempo di un sospiro... senza avere alcun tempo per abituarsi.
Tutto ciò che la vita sceglie per te, che ti piaccia o no, tu lo devi vivere!
E svegliarsi con te, è tra le cose più belle.
Quando arriverò in paradiso, non so se poi tornerò indietro, ora che "sono ritornato".
Solo un angelo può fermare il mondo, tu per un momento... ci sei riuscito.
Vorrei intasarti ancora la posta del cuore con dichiarazioni d'amore,
prometterti sorrisi e promesse scritte sui biglietti di qualsiasi mezzo di trasporto, di stamparti in faccia i "ti amo" che in fondo non ci bastavano mai, di segnare la linea che ci divide come errore grammaticale. "Prendimi e portami via, amami, prendimi e portami via, amami". Prometterti l'assurdo bisogno di dover per forza e costantemente respirare l'aria che respiri tu.
Vorrei poterti dire che sono qui per i tuoi dolci sorrisi, per i tuoi difetti, per le tue crisi dei "adesso mi vengono i cinque minuti", per le tue infinite paure e anche le mie di perder (mi)ci, per le tue corse fuori la scuola per non perdere il pullman. Ti dedicherei parole che nessuno dedicherebbe a nessuno. Se lo vorrai, se lo vorrai faremo spaventare i piccioni nel parco e daremo da mangiare alle paperelle, saremo circondati da canzoni e gireremo sempre con l'Mp3 nelle orecchie. Crederemo di sentirci meglio nell'annullare ogni sorta di suono che potrà trasmetterci qualcosa di più importante di una canzone. Non so come riuscirei a spiegarti perché dovresti ridere vicino a un registratore o ad un cellulare, non sono sicura di essere capace di spiegarti quanto per me sia importante portarmi la tua risata dietro nelle mie giornate "no" e non cambiarla più. Sogno di vederti, un giorno, di vederti venire incontro e dirmi che sei in ritardo per il pazzesco traffico nella tua vita ma che adesso mi stai accanto e prendiamo l'autostrada per andare chissà dove.
- Vorrei intasarti ancora la posta del cuore con dichiarazioni d'amore,
prometterti sorrisi e promesse scritte sui biglietti di qualsiasi mezzo di trasporto, di stamparti in faccia i "ti amo" che in fondo non ci bastavano mai, di segnare la linea che ci divide come errore grammaticale. "Prendimi e portami via, amami, prendimi e portami via, amami". Prometterti l'assurdo bisogno di dover per forza e costantemente respirare l'aria che respiri tu.
Vorrei poterti dire che sono qui per i tuoi dolci sorrisi, per i tuoi difetti, per le tue crisi dei "adesso mi vengono i cinque minutì, per le tue infinite paure e anche le mie di perder (mi)ci, per le tue corse fuori la scuola per non perdere il pullman. Ti dedicherei parole che nessuno dedicherebbe a nessuno. Se lo vorrai, se lo vorrai faremo spaventare i piccioni nel parco e daremo da mangiare alle paperelle, saremo circondati da canzoni e gireremo sempre con l'Mp3 nelle orecchie. Crederemo di sentirci meglio nell'annullare ogni sorta di suono che potrà trasmetterci qualcosa di più importante di una canzone. Non so come riuscirei a spiegarti perché dovresti ridere vicino a un registratore o ad un cellulare, non sono sicura di essere capace di spiegarti quanto per me sia importante portarmi la tua risata dietro nelle mie giornate" no" e non cambiarla più. Sogno di vederti, un giorno, di vederti venire incontro e dirmi che sei in ritardo per il pazzesco traffico nella tua vita ma che adesso mi stai accanto e prendiamo l'autostrada per andare chissà dove.
Ci sono uomini che non sanno più sognare, nonostante siano consapevoli di poter ancora volare. Figli con un cuore grande, ma intriso di cicatrici; figli di un mondo che li ha resi adulti in fretta. Prigionieri di grandi responsabilità ed esageratamente liberi per chi sa donare loro un pizzico di felicità. Quella felicità che arriva all'improvviso, quasi come un pugno che li colpisce in pieno viso, chiudono le loro ali per potersi proteggere da quel paradiso che da sempre stanno lì ad attendere. Sono angeli timorosi nel volare, ma capaci di prestarti le loro ali per insegnarti a planare su quel mondo che da tempo hanno smesso di guardare.