Scritto da: Domy.Mendolia
in Diario (Sentimenti)
Non sono come tante, sono quella che ti farà battere il cuore fino all'impazzata.
Composto lunedì 6 marzo 2017
Non sono come tante, sono quella che ti farà battere il cuore fino all'impazzata.
Una luce stordisce
quei chiaroscuri del cuore.
E si riparano gli occhi
- con la visiera di memorie
sotto un cappello di ricordi.
Quello che lega un uomo ad una donna va oltre le "pretese" e il comandare. L'amore non pretende. Donna non è chi rende un uomo "zerbino" e uomo non è chi rende la donna qualcosa di "scontato". Amarsi è rispettarsi, comprendersi, completarsi e aiutarsi reciprocamente nei limiti, nelle difficoltà e nel quotidiano. Amarsi veramente è comprendere i momenti, donarsi spontaneamente senza farlo mai pesare. Amare qualcuno è guardare il lato più fragile dell'altro e prendersene cura a tal punto da renderlo più forte e non usarlo per ferire. Amare davvero qualcuno, legarsi a qualcuno va oltre le parole di circostanza. Per farlo devi avere grandi valori e sentimenti, altrimenti sarai solo un surrogato di te stesso che sfogherà il suo "ego" sull'altro... calpestandone la parte migliore. Amare è guardare anche le necessità dell'altro e non solo le proprie.
Non condividevamo molto tempo insieme, o almeno, non quello che agognavamo, ma in quel piccolo o grande arco di tempo che i nostri corpi eran limitrofi, e i nostri occhi collegati da un segmento che partiva dal mio iride e arrivava al tuo, creando un campo visivo surreale e meraviglioso, e la nostra pelle si sfiorava irrefrenabilmente, insieme eravamo speciali.
Far l'amore con te è stato sensuale, non molto irruento, ma con un'infinita voglia di amare e di trasmettere piacere intenso, con le tue mani a bloccare le mie, facendo salire l'eccitazione ai livelli massimali, così la sensualità si percepisce fin dentro l'anima, rendendo unici questi momenti, poi coccolarci e sentire i nostri respiri che tornano alla normalità, resta e rimarrà sempre la ciliegina sulla torta.
Cos'è la vita se non battito di cuore, semplicità, amor che proietta l'anima verso un'altra realtà, anelito di libertà che carezza un triste sentimento; lacrima di dolore che elargisce il suo splendore perdendosi nell'incantevole ed inesplorato infinito. Cos'è la vita, se non ricerca spasmodica di verità, voglia di crescere scegliendo un verde tratturo... che faccia ardere speranza. La speranza d'amarsi tutti un po', per provar meno risentimento e per stroncar sul colpo la rabbia che ci annienta. La vita è un fiore da coltivare e custodire con tatto e amore.
Un giorno per strada incontrai la sincerità. Fischiettando allegramente se ne andava in giro. Stupita la salutai, e dato che la curiosità è il mio tallone di Achille, le domandai; dove te ne vai così contenta? Mi guardo ed esitò un attimo nel rispondermi. Poi con un gesto da gran signora, dolcemente mi prese la mano sussurrandomi all'orecchio: vado dove l'abbaglio dell'egoismo è divenuto notte profonda. Vado dove la superficialità è divenuta cattiveria, vado dove il mio cuore mi conduce, dove hanno bisogno di me perché hanno dimenticato che sono l'unica fonte da dove attingere la vita, per essere felici.
Ricordati di me anche quando sarai distratto dal corri corri quotidiano. Ricorda di darmi un bacio appena rientri a casa, perché sicuramente lo attendo da quando sei uscito. Ricordati di me anche quando non hai fame, quando non ci sarà da stirare nessuna maglietta e anche quando i pensieri si addenseranno a tal punto da riempirti la mente. Ricordati che prima di cercarmi non dovrai mai smettere di sentirmi dentro, perché in questo modo saprai sempre come raggiungermi. Non dimenticarti di me quando sarò più silenziosa, distratta e magari nervosa... mi basterà un silenzioso abbraccio per sentirmi capita. Tu ricorda sempre che saper "ascoltare" è la strada giusta per potersi "capire".
Ti ho visto andartene poco a poco. In modo leggero e lento, ma uniforme ti sei spento sul mio volto. Non mi sono nemmeno resa conto di ciò che stava accadendo. Non ricordo l'esatto momento in cui hai iniziato a morire, ma mi sono accorta della tua assenza. Era buia la mia strada, senza luce il mio volto e poche le capacità di reagire. Poi un giorno mi sono domandata "Perché"! ? Ho trovato milioni di risposte, ma nessuna di esse ne valeva la pena, nessuna di loro poteva valere "Perderti"! È in quel preciso istante, proprio sentendomi "Stupida" che sei affiorato di nuovo sul mio volto. Con ironia e tra le lacrime, quello è stato l'esatto momento in cui ho cominciato a riappropriarmi di te. Ben tornato a casa sorriso.
Le frasi che scrivo non sono nient'affatto speciali né tantomeno favolose, bensì lo siete invece voi che, nel leggerle con il cuore e non solo con gli occhi, rischiate di renderle tali.