Scritta da: Violetta Serreli
in Poesie (Poesie personali)
Non so
più niente...
ed è struggente.
Composta martedì 30 novembre 2010
Non so
più niente...
ed è struggente.
Silenziosamente
il tuo nome...
mentre una musica
assordante
gli strappa le parole.
Perché inquietarsi o ferirsi
col dardo pungente
delle preoccupazioni dell'animo...
Perché rimuginare sul presente
e smarrirsi
per un futuro nebuloso...
Affidiamoci totalmente
e lanciamoci in quell'impegno
che ogni giorno ci offre
il Sommo Bene
attraverso lo Spirito Santo.
E in quella Divina Beltà
ognuno può cercare
e trovare
quel raggio di luce
e lo spiraglio di speranza
che inevitabilmente
esplodono nel cuore
di chi umilmente
percorre ogni dì
"la strada" tracciata
e benedetta dal Signore.
La nostalgia stasera la sento presente in me cone una statua di sale
I ricordi ormai lontani sembrano anelli di fumo aggrovigliati nella mia anima
Ti penso e ti vorrei qui vicino a me vorrei sentire la tua dolce mano sul mio cuore ascoltare la tua voce vedere il tuo sorriso pieno d'amore
Mi manchi le mie mani tremano senza di te la vita e ' dura senza i tuoi... ". Vedrai tutto si sistema!"
Vorrei vedere ancora i tuoi occhi magari soltanto una volta ancora ti amo mamma.
Illusioni,
castelli di sabbia
che tornano al mare
sono le mie illusioni
vacue speranze
di cose non vere
sogni fuguci di giovani arditi
sono le mie illusioni.
Contati i ricordi
Contati i giorni
I vestiti stirati
E i pavimenti puliti
È solo che continuo a sentire
La tua voce parlare
I tuoi passi arrivare
E il silenzio che sale
È solo che sarei rimasto a guardarti invecchiare
E il terrore di quel male
Di quel continuo parlare
Io ti avrei curato
Ti avrei protetto e difeso
Avrei costruito quel muro che tu non hai mai voluto
Innalzare
Lo avrei colorato di parole d'amore
Di baci e di calore
Invece no ancora no eppure io dentro di me
Lo sapevo
Ti avrei seguito in fondo al fondo dell'inferno
Di un abisso invisibile
Di un mondo invivibile
Conto i giorni
Conto i ricordi
Sento il dolore
Non riesco a staccarmi da te
Non riesco a cancellare
Non riesco a dimenticare
Ma vivo
Si io sopravviverò
al male che mi dai
e conterò nuovi giorni
nuovi ricordi
per ora resto ancora senza parole
e mi perdo nei miei pensieri come se
non ti avessi avuto mai
come se non fossi stato mai qui
cancellerò il tuo nome lo dimenicherò
credimi non lo nominerò
e non avvelenerò la dolcezza che mi resta.
Se il tempo passa
Non fermarti per allineare i pensieri
Per dare un senso alle tue scelte
Questa vita è una corsa rallentata
Senza ostacoli apparenti
È un continuo essere sé stessi e poi costretti a fingersi diversi
Pronti a fare scelte sfocate
Discorsi soffusi e a lanciare segnali di fumo a chissà quale orizzonte
Io mi sento piccolo e solo
Senza passato
Come una pietra lasciata in mare
A cangiare colore
Ma intravedo il sole
Mi sveglio
È appena l'alba
Lo specchio da lontano mi vede
Sono io
E tu non ci sei
Sono io
Con la mia musica
La mia danza
I miei sogni
E con un passato da raccontare.
Le parole dei poeti sono nuvole di vento
sono calendari vuoti dove non è scritto il tempo
le parole dei poeti sono labbra di bambini
sono fiumi senza sponde quando annientano confini
le parole dei poeti sono quadri in movimento
lo sfumare dei colori l'orizzonte il firmamento
le parole dei poeti sono gocce di colore nella fretta della gente
sono sedie dove ti puoi riposar tranquillamente
le parole dei poeti sono angoli di vita
son prigioni senza sbarre la curiosità infinita
le parole dei poeti sono strade di silenzi lastricate di dolore
un continuo girotondo intorno al cuore.
Le parole dei poeti
sono semi che germogliano... come quando nasce un fiore.
Sangue, dappertutto sangue,
alita il dolore,
un cane ha morso un altro cane,
il gatto ha catturato un uccellino,
un ragazzo è immobile nel mezzo della strada,
ancora gira una ruota del suo motorino.
Sangue, dappertutto sangue,
scorre vermiglio
nelle case, nelle piazze,
schizza dai cannoni e stilla sui volti impauriti di bambini,
muoiono i malati negli ospedali,
manca il sangue
sprecato, perso dai innocenti.
Ne anche il Dio lo ferma questo male,
ma la sostiene con l'indistruttibile
forza ogni cattiveria
di questo mondo feroce.
...
Non basta l'amore per salvare il mondo,
ci vogliono sovrani uomini
che insegnano all'umanità
di rispettare la vita donandolo
il migliore di se stessi.
Tu si la terrra di lu suli;
Tu si la terra di lu mari.
Si frisca comu na rosa,
tu si na terra, na terra gioiosa.
Mi ricordu li mennuli in sciuri,
eri bianca comu la nivi;
lu sulu ca ti baciava,
eri la terra di chi ti amava.
Tu si la terra di la lava.
Tu si la terra di lu focu.
Tu si la terra di lu suli.
Tu si la terra di lu me cori.
Tu si la terra di l'aranci.
Tu si la terra di li limuna.
Quannu sciurisci diventi di milli culura.
Tu si la terra di chi t'adora.
E pi finiri, ti mannu un salutu di luntanu,
pi diriti quantu t'amu.
Tu si la terra di lu Sicilianu.