Ho visto quel che occhi nascondono
ho sentito parole taciute
ho camminato
corso nell'ignoto
versato lacrime
sofferto
odiato
Ho visto
e poi
sentito
tutto l'amore
arrancare
verso te.
Sfiorando l'anima
lei sussultò
< toccami dolcemente>
disse
< o mi farai soffrire>
Pianse nel mentre
lacrime d'ansia
lui
le asciugò
tra baci e sussurrate frasi
Lei si chetò
Schiuse
come bocciolo il cuore
lasciando uno spiraglio al nome
Sfiorando l'anima
è li che nasce Amore.
Evviva il belpaese
paese di strane tasse e di assurde spese.
Il paese dei politici corrotti
dove alla fine sono i cittadini a finir con le ossa rotte.
Il paese dei clan e della malavita
dove chi non si fa i fatti suoi dura il tempo di una fucilata.
Il paese degli appalti garantiti
tra speculatori e mafiosi mai pentiti.
Il paese del conflitto d'interessi
dove ad esser fregati siamo sempre noi fessi.
Il paese della malasanità
dove in ospedale ti prenoti il posto per l'aldilà.
Il paese del problema dei rifiuti
dove ci si inginocchia dinnanzi alla camorra per ricevere aiuti.
Il paese dello smog e dell'inquinamento
dove vivere in città è diventato un tormento.
Il paese del problema della giustizia
dove in carcere ci va solo chi non usa la furbizia.
Il paese dello sbarco dei clandestini
e noi in mano a loro come burattini.
Il paese del mondo del pallone
dove chi non tifa una squadra è considerato un coglione.
Il paese del gossip e del "grande fratello"
dove alla cultura si preferisce il bordello.
Evviva il belpaese
se non scappo adesso, lo faccio nel giro di un mese.
A volte penso come ciò che mi ferisce possa cambiare ciò che farò oppure lascio per paura, poi mi alzo e tiro un respiro forte, perché sei così bella? Ogni volta sei un quadro che mai ho pensato, un leggero respiro che mai ho avuto, una musica che ha un motore muto, tutto ciò che i miei occhi di più bello non hanno mai avuto... Come potrò vivere senza nulla desiderare
senza tornare a volare. Questo tra le righe scrivo, per non essere mai del mio essere privo.
Gli occhi di un bambino grandi specchi intorno,
gabbiani di ferro mi rubano la felicità,
giostre di potenti sembrano non fermarsi più,
il mio spirito non ha gettoni per fare un giro,
questo baccano non paga,
questo silenzio sordo acceca la mia libertà.
In punta di piedi, entro.
Il mio cuore, traditore
all'improvviso si ferma.
Un segnale, una spia
che dovrebbe portarmi via.
Incurante avanzo,
do uno sguardo fugace.
A un tratto ti vedo.
tranquillo e svagato.
Mi allontano in silenzio.
Colgo l'attimo.
Che fugge...
Pensieri contrastanti.
Risuonano nella mia mente,.
come dei cirri che si spostano,.
velocemente dal cielo.
Le nostre parole.
i nostri pensieri,
si attutiscono,
con il passare dei giorni.
Dando speranza,.
al nostro orgoglio.
e mettendo da parte.
il nostro cuore...
Carpe Diem
cogli l'attimo...
Erano tempi poveri,
erano tempi difficili...
Erano tempi,
comunque belli...
Si viveva
la casa in due stanze.
Si dormiva
nello stesso letto
in entrambi i versi.
Si sentiva il calore
della famiglia.
Ero un ragazzino...
Consumavo quel poco
che la tavola offriva
ed ero soddisfatto.
Ero consapevole che qualcuno
si era privato
per lasciare a me il meglio...
Ero felice così
e non chiedevo di più.
Affidavo ai sogni
i desideri che giudicavo
non realizzabili.
Erano tempi...
Tempi remoti....
Stan tornando quei tempi...
Spero non facciano soffrire...
Turbine e tempeste
attraverserò.
Distese di sabbia
mi toglieranno
il respiro.
Un'oasi mi disseterà
e rispecchiandomi
rivedrò il tuo volto.
Parole echeggiate e sussurrate
al vento.
Portate solo lontano
senza meta
ogni tuo sibilo suono
rincuora la mia anima
stanca.
Protesa senza sosta
a ricordar
l'amor tuo.