Poesie personali


Scritta da: Brunason
in Poesie (Poesie personali)

La porta

Guardo smarrita
questa porta
appena socchiusa.

La vorrei superare
ma non è aperta,
almeno per me.

È triste sostare,
imposibile andare.
Sono fuori di te.

Sto sulla soglia,
appena un momento,
osservando l'interno.

Lieve malinconia.
Ecco, ora è chiaro.
Non c'è posto per me.
Composta giovedì 16 giugno 2011
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    Scritta da: V. Sereno
    in Poesie (Poesie personali)

    Piccole ma attente percezioni

    Adoro l'occhio tondo umido e vivo
    e la linea dolce di frutto maturo
    del tuo viso come un ciottolo grande e sereno
    adagiato sopra al nostro muro armonico.

    Parli palpitando, come la spuma con l'onda,
    tutto di te è in cammino e canta.
    Composta venerdì 10 settembre 2010
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      Scritta da: V. Sereno
      in Poesie (Poesie personali)

      Ospedale di San Martino

      Anche adesso, mi sei venuto a mente,
      leggendo Sanguineti, che nel reparto speciale,
      dell'ospedale San Martino di Genova
      sentiva cantare una canzonetta,
      e sono gia quindici anni che sei morto.
      Babbo.
      Ho un conflitto dentro che rinasce
      ogni tanto, come oggi,
      è un cassetto che si apre da solo,
      quando inciampo in qualcosa di genovese.
      San Martino, quelle cellette mortuarie
      buie, dove i pianti non hanno risposte
      e non si spengono mai.
      Lì è rimasto l'ultimo mio sguardo
      al tuo viso, alle mani, ai pochi capelli
      a quell'abito grigio mio dismesso
      che indossavi dentro la cassa.
      Ho il rammarico nel non averti riconosciuto,
      tanto la malattia ti aveva cambiato,
      ora è poco male, poco male.
      Conservo ancora una foglia d'alloro
      di un rametto messoti da qualcuno
      nel taschino della giacca,
      lo ritrovo qualche volta tra le cose
      che rifiuto di tenere a portata di mano.
      Mi ricorda per qualche motivo
      a me sconosciuto il tuo camminare,
      la mano in tasca,
      le gambe storte e il tuo sorriso
      con un dente d'acciaio.
      Non mi hai dato niente, ma proprio niente
      babbo, solo un certo vuoto che non riesco a riempire
      ed un dolore al pomo d'Adamo.
      Composta mercoledì 28 febbraio 2007
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        Scritta da: V. Sereno
        in Poesie (Poesie personali)

        Dormidolce

        Vedi che anche se sei dietro di me a dormire,
        è come se ti avessi davanti,
        come ho davanti sulla parte sinistra,
        oltre la finestra della camera,
        la piccola parte di cielo che mi è concessa.
        Ti percepisco grande più di quella piccola parte
        dove vedo una stella di velluto brillante
        e tutt'intorno nero di buio di notte fonda.
        Mi chiedo se riuscirei a respirare un respiro
        dopo l'altro, se le palpebre percepirebbero
        (ugualmente)
        le immagini stupefacenti che vedono
        e se riuscirei a sentire i suoni cristallini
        le voci di gente, quasi sempre innocente,
        se d'un tratto mi scomparissi,
        dagli occhi, dal respiro, dall'udito, dall'odore di bianco,
        dal gusto tra la lingua ed il palato.

        Intanto continui a russare.
        Tra cinque minuti ti raggiungo a letto,
        e guardandoti m'addormenterò anch'io.
        Non vorrei essere stanco ma lo sono
        mio malgrado e chiuderò gli occhi
        suscitandomi involontari sogni.
        Composta lunedì 9 aprile 2007
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          in Poesie (Poesie personali)

          Presa di coscienza

          Ho sbagliato a valutare cosa mi rendesse realmente felice
          e la mia superficialità mi ha fatto tralasciare
          quei dettagli, quei gesti
          che fanno realmente la differenza...
          ma ora finalmente sto imparando
          a mettere meno "puntini sulle i"
          ed a considerare con più rispetto ed attenzione
          l'essenza delle cose
          e non la loro lusinghiera ma illusoria forma...
          non servono le parole per descrivere un'emozione,
          non saranno mai del tutto appropriate alla circostanza.
          Meglio guardarsi negli occhi senza dire nulla
          e addentrarsi ciascuno negli entusiasmi dell'altro...
          Composta venerdì 24 giugno 2011
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