Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Corolle di baci

Siamo fiori puliti sempre in cerca di un prato
dove far riposare le nostre radici
siamo fragili... corolle di baci
siamo steli protesi nel cercare la luce.

Siamo noi quel intreccio di foglie e colori
nella danza del vento
siamo noi quel amore che dura una vita
nel profumo e i colori... siamo noi quel momento.
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    L'altro lato della strada

    Prospettive diverse al di la della strada
    marciapiedi in contrasto mentre immagini nuove
    son scolpite dai raggi del sole che narciso si staglia
    ombre già conosciute sono ormai solo fuoco di paglia

    prospettive diverse al di là del passare del tempo
    visto da un marciapiede nel pendio dello scorrere lento
    quasi se l'altro lato nascondesse l'intarsio

    Penso che senza te
    Non l'avrei valutato... penso che lo avrei perso.

    Non sarei mai entrato in quel quadro... di lato.

    Senza te tutto questo... mi sarebbe sfuggito.
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      Scritta da: Lidia Filippi
      in Poesie (Poesie personali)

      Guardando il cielo

      Osserverò
      Ai tramonti forme cangianti
      Di dorate nubi
      A salutare il giorno già passato
      E lì su quei bagliori
      Sopra i raggi dell'ultimo sole
      Che filtrano i colori
      Poserò pensieri
      Quelli dei grandi amori
      Della poesia e dell'arte
      Per quei capolavori
      Che solo può
      Chi li ha creati
      Di magici violini
      E dell'arpe di un mondo fatato
      Incantevoli suoni potrò udire
      Finché il mio cuore ne sarà estasiato
      E poi con meraviglia
      Seguirò nel cielo
      Delle notti serene
      Avvolte nel cobalto velo
      Sempre nuove
      Scie di luccicanti stelle.
      Composta domenica 26 giugno 2011
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        Scritta da: Gianni Berna
        in Poesie (Poesie personali)

        Il burrone

        La strada era finita
        Sotto di lui profondo il precipizio
        Aspettò la calma del suo respiro affannato
        Chiese a se stesso se laggiù era l'inferno
        Alzò gli occhi al cielo
        Ali non ne aveva
        La sua meta era giù in quel burrone
        Nessun essere errante su questa terra
        È proprietario di ali
        Sol parvenza
        Anche per gli uccelli
        Pur essi destinati un dì a precipitar nel fosso
        Se del paradiso dimora è il cielo
        E alla fine di affannosa corsa
        Niente e nessuno può volare in alto
        Meta di tutto è il profondo nero
        Che al di sotto aspetta a braccia aperte
        Anche l'illuso che credeva d'aver le ali
        Nascere
        Affannarsi nel tempo che scorre
        Ridere piangere
        Gioire soffrire
        Dormire svegliarsi
        Luce buio
        Vivere
        A lungo o per poco
        Fare o non fare
        Tutta assurda inutilità
        Ogni essere nato
        Da ignota mano tirato a sorte
        Arriva su quel ciglio
        Un volo senz'ali
        Spegne la luce ad infinite domande
        Senza aver risposta
        Al perché della sua vita.
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          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Attraverso la lunga strada

          Attraverso la lunga strada,
          ricca di storia antichi sapori
          Corso Vittorio Emanuele.
          L'orologio di San Giacomo
          di fronte all'omonima chiesa.
          Lungo il percorso la statua di Massimo D'Azeglio
          in mezzo ad un'aiuola
          Palazzi antichi con archi a ricordare il passato.
          Palazzo di città alto pieno di finestre.
          Lì il Sindaco, e i vari consiglieri,
          uffici, rappresentano la città.
          Proseguo il mio cammino,
          mi soffermo a guardare: 3 scalinate, 3archi,
          4 lampioni a palla bianchi, 5 busti raffiguranti:
          Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini,
          Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi, e Saverio Mercadante.
          Il bellissimo Teatro Comunale Curci.
          Affianco un grande portone di vetro la galleria del Teatro Curci.
          Allestita, sembra danzare in festa.
          Entro.
          Quadri, raffiguranti la vita che scorre frenetica tra sogni,
          fantascienza, santi, madonne,
          bambini, vicoli e vecchi ricordi.
          Svariate rappresentazioni artistiche,
          grafica, mosaico, sculture in marmi, legno, ferro.
          Molteplici le tecniche adoperate
          a rappresentare l'anima dell'artista.
          La galleria è lunga, alta,
          luce attraversa la vetrata.
          Fasci di luce illuminano
          poesie: liriche in lingua italiana,
          su fogli di formato A3 incorniciati,
          fluiscono fiumi di parole dei vari partecipanti.
          Scritto su questo foglio passato, presente, futuro.
          Resta per sempre testimonianza dell'artista,
          compreso, o incompreso.
          Mentre mi avvio verso l'uscita,
          un uomo alto dall'aria sorridente,
          contempla con entusiasmo i lavori degli artisti.
          Lui il promotore dell'evento
          "PREMIO BARLETTA PROVINCIA"
          Il giornalista Franco Lamonaca
          Un doveroso saluto, la sua mano grande, ricca di gioia.
          Sorridente, guardo anch'io la mia opera dedicata alla mia città
          Barletta.
          Composta venerdì 3 giugno 2011
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