Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)

Danza D'Autunno

Nella grigia giornata d'autunno
le foglie ingiallite danzano impazzite
quali fragili prede del vento nell'attesa
di adagiarsi al suolo.
Tutti siamo prede, nulla ci esclude
dalla pazza danza rappresentata
sul palcoscenico della vita.
Quando anche noi, stanchi, ci adageremo
al suolo, potremo riposarci come le foglie.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)
    Ricordo il vento del mio paese
    Che a volte dolce accarezzava
    Le piante del mio giardino.
    Ricordo il vento che asciugava
    La fronte sudata dai giochi
    Di bambino.
    Ricordo il vento che cullava
    i miei sogni di adolescente.
    Ricordo il vento che mi accompagnava
    Nelle giornate di lungo cammino.
    Ricordo il vento che lontano mi ha portato
    Senza chiedere parere.
    Aspetto il vento che mi riporterà ove
    Per tanto tempo sono stato a volte felice
    E a volte malinconicamente pensieroso.
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      Scritta da: MARIELLA ROSSI
      in Poesie (Poesie personali)
      Vorrei trovare la chiave giusta per leggere il tuo cuore, e cogliere l'istante di ogni tuo silenzio,
      vorrei esser quaderno dove scrivi la tua storia, e rimaner leggenda nel corso della vita.
      Vorrei esser melodia al suono dolce di una poesia, e scrivere parole che vanno dritte al cuore.
      Vorrei gridare il nome tuo, sottovoce e pian pianino
      dirti... ti amo amore mio.
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        in Poesie (Poesie personali)

        La madre

        La madre era l'attesa imprescindibile,
        la gola fiorita di ginestre, l'insenatura calda;
        era l'approdo certo.
        La speranza scintillava inavvertita
        tra le sue braccia.
        La madre era musica alta, era la culla
        che nutriva il sogno.
        Improvvisa, la madre, si frantumò
        contro pareti altissime
        lasciò dietro di sé pozzi di solitudine
        attese senza attesa, noia,
        musica che, come in un disco
        di vinile che s'inceppa,
        ripete ancora e ancora
        la stessa nota, all'infinito.
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          in Poesie (Poesie personali)
          La casa dove vivesti
          ha fenditure ove nidificano
          le formiche della memoria
          (camminano dentro la testa,
          portano via, a mucchi, lentamente,
          i grani di passate stagioni
          e accumulano, per un inverno
          che è già qui).
          Nelle stanze più interne,
          quelle costruite nei tuoi recessi
          più profondi, ci sono crepe
          che si allargano, erosioni
          che saranno voragini, fino a che
          non ci sarà che il vuoto,
          un buco nero, come per la morte
          di una stella.
          E chi passerà dopo di te
          vedrà ancora l'indifferenza
          delle formiche che non ricordano,
          la piccola anfora del tuo corpo
          le sue minuscole incisioni indecifrabili.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie personali)

            Venditrice di castagne

            Li seduta a un angolo di via
            na vecchietta vende castagne.
            Grida... comprate le castagne
            riscaldate le mani...
            Qualcuno compra e lei mette
            i pochi spiccioli nella calza.
            Si fa buio e col freddo
            la vecchietta si stringe al
            suo scialletto.
            Poi il suo cane muovendo
            la coda sembra che dica
            dai andiamo che è o.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie personali)

              Gentil Pensiero

              Si profila
              al di noi appresso
              la sua figura esile,
              mentre accosta
              al di noi fianco
              con passo delicato e gentile.
              Traspare
              nella sua sin troppo
              evidente timidezza,
              la carica umanitaria,
              ricca di amore soadente
              per un altrui dare
              con estrema razio
              e coerenza
              che con infinito calore
              dona alla gente.
              Quella gente
              che la invita
              nel continuare
              a proferire nella missione,
              ragion che ne ha fatto
              della sua vita.
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