Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)
Il tempo
Gli anni passano veloci, il tempo mitiga i dolori,
le speranze restano, aiutano a vivere con serenità
gli anni che non sempre sono i migliori.
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Gli anni passano veloci, il tempo mitiga i dolori,
le speranze restano, aiutano a vivere con serenità
gli anni che non sempre sono i migliori.
Vorrei trovare la chiave giusta per leggere il tuo cuore, e cogliere l'istante di ogni tuo silenzio,
vorrei esser quaderno dove scrivi la tua storia, e rimaner leggenda nel corso della vita.
Vorrei esser melodia al suono dolce di una poesia, e scrivere parole che vanno dritte al cuore.
Vorrei gridare il nome tuo, sottovoce e pian pianino
dirti... ti amo amore mio.
In questa notte oscura
la mente vola
al pensiero di te.
È un disegno scritto,
un'immagine già vista
che ripasso a memoria,
a ricordo,
di un tempo
ormai passato
vissuti intensamente
insieme a te.
Il cuore mi è nemico,
all'assenza di questo amore,
ormai finito,
per un semplice disguido,
o di pura
viltà.
La madre era l'attesa imprescindibile,
la gola fiorita di ginestre, l'insenatura calda;
era l'approdo certo.
La speranza scintillava inavvertita
tra le sue braccia.
La madre era musica alta, era la culla
che nutriva il sogno.
Improvvisa, la madre, si frantumò
contro pareti altissime
lasciò dietro di sé pozzi di solitudine
attese senza attesa, noia,
musica che, come in un disco
di vinile che s'inceppa,
ripete ancora e ancora
la stessa nota, all'infinito.
La casa dove vivesti
ha fenditure ove nidificano
le formiche della memoria
(camminano dentro la testa,
portano via, a mucchi, lentamente,
i grani di passate stagioni
e accumulano, per un inverno
che è già qui).
Nelle stanze più interne,
quelle costruite nei tuoi recessi
più profondi, ci sono crepe
che si allargano, erosioni
che saranno voragini, fino a che
non ci sarà che il vuoto,
un buco nero, come per la morte
di una stella.
E chi passerà dopo di te
vedrà ancora l'indifferenza
delle formiche che non ricordano,
la piccola anfora del tuo corpo
le sue minuscole incisioni indecifrabili.
Li seduta a un angolo di via
na vecchietta vende castagne.
Grida... comprate le castagne
riscaldate le mani...
Qualcuno compra e lei mette
i pochi spiccioli nella calza.
Si fa buio e col freddo
la vecchietta si stringe al
suo scialletto.
Poi il suo cane muovendo
la coda sembra che dica
dai andiamo che è o.
Si profila
al di noi appresso
la sua figura esile,
mentre accosta
al di noi fianco
con passo delicato e gentile.
Traspare
nella sua sin troppo
evidente timidezza,
la carica umanitaria,
ricca di amore soadente
per un altrui dare
con estrema razio
e coerenza
che con infinito calore
dona alla gente.
Quella gente
che la invita
nel continuare
a proferire nella missione,
ragion che ne ha fatto
della sua vita.
Albe racchiuse in gocce di rugiada
appese a dei petali
che seppero rispecchiare
il colore del cielo
donandogli un po' del suo colore
un po' del suo amore.
Albe fiori del mattino
fiori della fanciullezza
che scivolò via come fosse
una goccia d'acqua salata
lungo il mio pensare
lungo il mio amare
albe dolci fiori.
Non mancò d'arrossire
quando la sera ed il suo tempo
gli passarono accanto
come fossero una lieve brezza
un delicato e dolce accarezzare
come fosse un impalpabile tocco
d'una mano che volle
per l'ultima volta amarti.
Vorrei un mare fatto di ricordi
vorrei un cielo ricoperto
di nuvole bianche
come ali di gabbiani.
Vorrei poesie da narrare
ma non ho tempo da sciupare
non ho troppa voglia d'amare
in un mondo che non mi ascoltare
ed io non lo so fare.
Vorrei passi da rincorrere
sogni da realizzare
visi da guardare
o cuori da ascoltare.
Vorrei una spiaggia in cuoi sognare
che mi faccia tornare bambino
mi sappia far amare un mare
dove poter rispecchiare
il mio vero amore.
Ascoltare la voce della tua vita
Il suono della tua anima così vicina
che solo un semplice bisbiglio
appare come fosse un urlo
lanciato al cielo per farsi sentire.
Ascoltare la voce del mare
il dolce incresparsi delle onde
la melodia dei pensieri che si accavallano
il distendersi dei desideri
come fossero ali per riempire il cielo.
Ascoltare l'infinito sospirare
di due cuori che bruciano d'amore
in una spiaggia isolata
sotto un cielo deserto
in un solitario desiderarsi
come impulsivi amanti
che non vogliono attendere la notte
per vivere il loro incredibile sogn.