Affascinate, cieli, con la vostra purezza queste notti d'inverno e siate perfetti! Volate più vive nel buio di fuoco, silenziose meteore, e sparite. Tu, luna, sii lenta a tramontare, questa è la tua pienezza!
Le quattro bianche strade se ne vanno in silenzio verso i quattro lati dell'universo stellato. Il tempo cade, come manna, agli angoli della terra invernale.
Noi siamo diventati più umili delle rocce, più attenti delle pazienti colline.
Affascinate con la vostra purezza queste notti di Avvento, o sante sfere, mentre le menti, docili come bestie, stanno vicine, al riparo, nel dolce fieno, e gli intelletti sono più tranquilli delle greggi che pascolano alla luce delle stelle.
Oh, versate, cieli il vostro buio e la vostra luce sulle nostre Solenni vallate; e tu, viaggia come la Vergine gentile verso il maestoso tramonto dei pianeti, o bianca luna piena, silente come Betlemme!
La tua luce che illumina il mio lenzuolo La pagina del tuo libro aperta su un addio Le tue ultime parole esplodono nella mia testa Le nostre canzoni stonate su pentagrammi dimenticati
Ho giocato d'azzardo su un tavolo sconosciuto Con un mazzo di carte truccato La fortuna mi ha voltato le spalle ed è sparita nella follia della vita Il mio arcobaleno colorato ti indicherà la strada E ci incontreremmo al centro dell'oceano – se lo vorrai O su una spiaggia solitaria Dove un poeta morente canterà i suoi versi al cielo E i suonatori di tamburi intoneranno il loro tam tam per noi
Ci incontreremmo in un posto qualunque Ci incontreremmo al centro delle nostre vite E se addio è una parola troppo triste Diremmo semplicemente ciao – E una girandola di colori esploderà sulle nostre teste
Ed ora… Ora…. Ricordami da laggiù … dal tuo treno deragliato Ricordami dall'alto della tua montagna in fiamme Ricordami con un pensiero mentre la luna illumina i tuoi occhi Ricordami nel buio della mia notte e nella luce del tuo giorno Ricordami nelle tue bufere di neve e nel soffio del tuo vento Ricordami come un'onda che si infrange sulla tua spiaggia Ricordami con le tue lebbra – con quelle labbra bastarde Ricordami nei tuoi sogni sino all'alba di una nuova vita Ricordami come tu vuoi In questo giorno da dimenticare
Questa è una storia realmente accaduta a due giovani amanti lungo il confine messicano. Io l'ho vista così
Dipingerò il mio capolavoro nel cielo Sotto la pioggia lungo il confine messicano Siamo stati a Manzanillo e abbiamo visitato Puerto Aventuras Polvere negli stivali e sudore sotto la fronte In un albergo di Rosario mi hai dato il tuo cuore Ci siamo separati a Puerto Morales sotto un concerto di stelle cadenti la mia valigia di sogni si è aperta lungo la ferrovia per Mexicali Le porte del pregiudizio si sono spalancate tra noi La vita – dicevi – è bianco o nero Io ho imparato che la vita a volte prende e a volte dà Ti ricordo in una veste bianca di giglio nel buio che avvolge la valle Ombre d'argento sulle grandi pietre degli antichi templi Maya Hai improvvisato una danza alla luna Ma io ero cieco non vedevo il tuo splendore nell'aria - volteggiare fantasma Un menestrello errante disegna cerchi di note col suo tamburello africano Raccolgo i miei pensieri e li conservo in un angolo della mente Quando tutte le anime si prenderanno per mano Il cielo esploderà in una lucida follia colorata Se senti un rumore sordo nelle orecchie non avere paura Sto solo dipingendo il mio capolavoro nel cielo
Sono stato all'inferno ed ho incontrato un angelo Com'è la morte – ho chiesto Invisibile – mi ha risposto Nel labirinto dei miei sentimenti sono entrato e uscito infinite volte Il giorno è un lungo film muto in bianco e nero Il mio cielo piange Dopo pochi minuti di sole si trasforma in tempesta In quest'aria che respiro c'è odore di morte Mi ricordo di Francis Bacon dipingere figure mutilate Che sputano un urlo disperato in pezzi di carne lacerata Sogno un mondo dove i poeti cantano e i musicisti scrivono Su questa curva sulla quale sono sospeso Su questa strada che cammino Su questa pista che percorro Sei volata via sul cavallo di Pablo Ramirez Hai accennato ad un pacifico addio e sei uscita dalla mia vita Mentre dipingevo il mio capolavoro nel cielo
La musica alla radio grida musica moderna Ho sognato Charlie Parker in piedi – nella notte All'angolo di Trafalgar Square Mi ha portato da qualche parte e mi ha riportato indietro Ho solo bisogno di qualcuno che mi mostri una nuova via di fuga Ho bisogno di qualcuno che mi porti lontano dal pensiero di te La pioggia racconta lunghe storie Se pioverà anche da te allora saprai quanto sto soffrendo Mentre cammino per la mia strada e canto la mia canzone al cielo Come un giullare di corte ferito In attesa di dipingere il mio capolavoro nel cielo
Ho incontrato una Regina zingara con collane di bronzo al collo E un anello d'amore gitano Le ho chiesto di raccontarmi qualcosa di te Occhi di Perla e Denti di Diamante mi fissa negli occhi e dice " in ogni respiro di donna c'è un uomo imprigionato nel suo cuore" Le regalo un mazzo di violette E scappo via in una nuvola di polvere come un angelo cow-boy a cavallo del proprio destino di amante offeso Attraverso la pianura con luci di lampi e fragore di tuoni Che disegnano ombre lunghe negli abissi del dolore Il cielo esplode in poemi di nuda meraviglia Sento l'eco delle campane a morte dal campanile della chiesa di San Sebastian Un coyote canta un canto di guerra nella notte della mia vita Due venti soffiano attorno alla tua casa Due piogge battono sul tetto di legno della tua casa Due tuoni esplodono nella tua camera da letto Due spari rimbombano come il frastuono di un uragano Due occhi lucidi sulla porta - sotto la veranda In una veste bianca di giglio Mi hai detto – Non sei migliore di nessuno e nessuno è migliore di te Mi volevi dare le stelle di tutta una notte e i diamanti di tutto il pianeta Mi hai promesso un giardino di fiori e sogni da vivere ogni giorno Ma io volevo soltanto un tuo dolce bacio amore – solo un tuo dolce bacio Ti ho abbracciata forte e ho sentito il tuo cuore battere per me Ho visto polvere di stelle nei tuoi occhi da fiaba Il tuo mondo di illusioni è crollato come il boato dell'oceano Aprimmo le prigioni dei nostri cuori E tutti gli uccelli predatori che mangiavano le briciole del nostro amore Sono volati via nelle foreste di nuvole piovose Non ho più parole per esprimere il mio amore ciarlatano Aladino ha spento la sua lampada E fiamme pallide disegnano due cuori amanti sulla terra bagnata di pioggia La cartomante nasconde le sue cose in casseforti di bugie Le navi dei pirati sono ancorate in porti sicuri Tutti i suonatori scalzi abbandonano la scena Restiamo io e te da soli a celebrare uno spicchio di luna E mentre la luce dell'alba comincia a brillare Ringrazio Dio perché anche tu ora puoi vedere.
È la complicanza che affascina, è lo sguardo che intarsia, la mia strada sei tu che sbalordisci, sei tu che non capisci, sei tu che fuggi, e dopo dunque torni; rammento un poco, sporto dal parapetto, da cui ammiro il panorama, poi cammino solo, scivolata via la tua mano, nuvole che mi somigliano, vento che le porta lontano; la mia strada non si traccia, può essere solo percorsa, fermandosi, tra le pause, ad osservare, aspettando un fiore, che sul ciglio, non vuole ancora sbocciare, recitando l'ultimo rosario, attendendo un poco, per poi ancora di nuovo morire; peso e leggerezza, che mi si oppongono, dilaniando, tristezza che è compagna, che sfiora le dita, rilegge la tua bocca, per ogni volta che l'ho accarezzata.
Gli ultimi pezzi di ghiaccio, sciolti tra le scorze d’arancio, vorticano con i miei occhi che indietro nel tempo li inseguono; squillano ancora le voci, stesso luogo, ma altri momenti; immensi rettangoli di vetro e strade che scheggiano, di là colossi d’ali si librano, poi case con chiome di montagne, sfumando, senza pause, questa macchina infernale sovrappone, confondendo, anche nell’edera abbarbicata, pendula e cadente su lastre tagliate nel cemento; parole sommerse riecheggiano, sussurri flebili, scivolando dal buio, si spengono; lì, davanti, seduta, nel bruno che luccica, i chiari e i rosa dipingo distesi a sfiorarmi, sognanti gli istanti di nessuno.
Hai reso alla mia penna la scintilla dell'oblio, la cupezza dei momenti da tradurre in scritti e graffi, con cui io mi dilanio il cuore e rigenero i suoi battiti; sentimenti scavati dalla risacca, che penetra nei più profondi anfratti, portati al largo e di lì di nuovo a riva, tra le conchiglie capovolte e frantumate, assopiti e stanchi, tra i riflessi brillanti della luna sulla sabbia; scrivo per me e leggo per rileggerti, per perdermi nell'illusione dei tuoi occhi rapiti, della forza del mio pensiero che diviene azione di straziante passione, catalizzata dalla tua ispirazione, estasiato nell'idea d'autodistruzione che tanta luce non potrà che costringerti a distogliere lo sguardo.
Lei sarà alta e bella, sarà quella che hai sempre sognato, l'avrai vista sui calendari o sulle pubblicità dei collant l'avrai incontrata di notte, nei nebbiosi locali dove a stento respiri, o su certi squallidi giornali o sulle pagine sgualcite di un libro senza illustrazioni e l'avrai posseduta tra le fredde lenzuola, sarà lei a tradirti ma sarà lei che vorrai ogni notte, ancora
Lei non ha un cuore, non è mai triste e non ride lei non ti parla, non è curiosa, non prende mai l'iniziativa, lei no, non è vittima di aspettative, non ti guarda negli occhi, non beve il tuo vino, non si riscalda alle fiamme del tuo camino, Lei non ama, ma non importa, la vorrai anche perché non bussa alla tua porta, perché non conosce il tuo numero e non ti chiama la vorrai proprio perché lei non ti ama.
Folta chioma bruna ribelle, complicata l'anima vissuta, saggia, di immagini viste o solo capite, di parole che pesano pur non dette, non udite ... Nel cuore è aperto uno spiraglio perché un vento sempre nuovo possa soffiare libero, vento che gli anni non conta, che non solleva polveri di sconfitte, ma che veste di coraggio gli errori e procede instancabile verso un'invisibile meta verso una ricerca segreta.
In un corpo che il tempo oltrepassa indenne vivo è lo sguardo di donna che scava oltre la pelle, oltre i profumi e oltre i colori, di quelli che la vita propone come attori.
Piccola foglia che ogni soffio di vento scuote forte che ogni terra, umida o arida, accoglie generosa incurante della sua sconosciuta o lontana provenienza
Piccolo guscio di noce forte e resistente agli attacchi del tempo e tenero dentro come un fiocco di neve che leggero cade e dagli occhi scompare
Dolce il tuo cuore di bimba forte il tuo cuore che arde e nel gelo il calore diffonde e col sole al tramonto si fonde
Bella la tua anima nuova belle le emozioni ormai perse nel tempo che imponenti ritornano e ti scuotono con la furia del vento
... e si, è proprio il vento che soffia senza sosta che s'alza per urlare che nessuna cosa al mondo potrà mai impedirti di amare.
Abbracciami abbracciami e stringi fino a quando avrò versato fino all'ultima lacrima e con un lungo respiro riposerò abbandonata fra le tue braccia nude
abbracciami e non lasciarmi andare mai finché ogni cosa intorno avrà ripreso il suo colore ed io, riaprendo gli occhi, tornerò a sognare con le tue mani scure fra i capelli
abbracciami chiunque tu sia perché il tuo cuore, come il mio, è una sorgente generosa che le sue fluenti acque disperde sulla terra, senza meta ...