Sortilegio
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...raggiunsi la piazza per osservare la casa dove abitava la ragazza. Era proprio in fondo alla breve via situata fra le poste e il muro di recinzione. Si trattava di un vecchio palazzo con la porta a volta e le finestre chiuse. Una pianta di glicini avvolgeva il pilastro del portone e saliva fino alla grondaia.
Attesi a lungo sorvegliando l'ingresso, ma evidentemente a quell'ora dormivano tutti.
Mi spostai allora sulla prima panchina del viale, sul lato sud della chiesa. I colombi tubavano sul tetto. A intervalli poi si levavano a stormi e volavano sopra di me. Il caldo diventava sempre più insopportabile. Ogni tanto mi alzavo per controllare l'ingresso del palazzo, ma la porta rimaneva chiusa, non usciva mai nessuno.
Un vecchio dall'andatura traballante camminava verso la chiesa. Vestiva di nero. I capelli erano tutti bianchi sulla sua testa curiosamente schiacciata. Pareva molto allegro e sorrideva.
Poco dopo essere scomparso in una porticina le campane incominciarono a suonare e tutti i colombi abbandonarono i tetti. Era il campanaro.
Una zitella piccola e gobba vestita all'antica attraversò diagonalmente la piazza ed entrò in chiesa. Altre persone comparvero sui limiti della piazza.
Mi alzai e tornai al mio posto di osservazione ... [segue »]
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