Sortilegio
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...e la gioia che questa mi ispirava.
In quel paese deserto aveva luogo la mia lunga attesa, sulla stessa panchina mentre ascoltavo il tubare monotono dei colombi.
Alla solita ora comparve perfino il campanaro seguito dall'arrivo della zitella gobba.
Con i colombi che fuggivano via se ne andava un altro giorno.
Una lunga attesa che però ero disposto a ripetere anche le domeniche successive per poter rivedere quella ragazza.
Allora lentamente il sole si oscurò. Grosse nubi si andavano ammassando nel cielo. Gradatamente la luce calava di intensità per lasciar posto a un chiarore vitreo e grigio. L'afa intanto, era aumentata.
Stavo per andarmene quando la vidi. Ero già sulla via principale che taglia Minerbe e lei camminava dalla parte opposta, da sola.
Lasciai la bicicletta lì vicino e la raggiunsi proprio mentre stava per attraversare la piazza.
Camminavo al suo fianco lentamente, senza parlare, guardandola. Lei pareva non accorgersi di me. La sua bellezza mi faceva provare un'ansia sconfinata.
Mi rendevo conto che non avrei potuto seguitare ad accompagnarla a lungo se rimanevo silenzioso. Provai ad attaccare discorso.
"Ciao... Vuoi che facciamo conoscenza?"
Si fermò di colpo volgendosi verso di me. Il volto era di una bellezza estrema. Sorrise, e ... [segue »]
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