Sortilegio
Scegli la pagina:
...verso il nostro rapporto, se avesse saputo. Le allusioni, le reticenze non erano ancora del tutto scomparse dai suoi discorsi. Ma riconoscevo in lei la creatura umana capace, se non di dare, di ricevere quella meravigliosa sensazione chiamata amore.
La dea era diventata donna; per me, e solo per me questa grigia giornata di novembre aveva saputo operare il prodigio.
Fu docile, appassionata. Passeggiammo nel viale, dove incontrai Nadya che mi sorrise.
L'accompagnai per la via principale fino alla chiesetta sbrecciata di San Zeno in periferia. Là abitava una sua zia, una delle tante perché ne aveva moltissime, mi disse, e tutte vecchie e noiose. Mi chiese di aspettare davanti a una casetta unita alle altre tutte basse e scolorite.
Dai vetri appannati scorgevo una piccola cucina illuminata e davanti al camino una anziana e magra signora vicino a Loretta.
Quando uscì da sola, il nostro idillio riprese come prima. Vedemmo per pochi attimi il sole, abbassarsi scialbo e senza calore, in una cortina di soffici nubi che subito si rinchiuse. Ma il sole era lì accanto a me, con tutta la sua luce e bellezza.
Venne la sera. Assomiglia a un turbinio di chiaroscuri smorti una sera d'autunno. Con ... [segue »]
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti