Sortilegio
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...quel giorno di marzo. Il paese festeggiava San Giuseppe con musica e festoni colorati per le strade.
In compagnia di Loretta mi persi nella folla.
Il viale si risvegliava a nuova vita offrendo tutte le promesse della primavera, la brezza tiepida era deliziosa perché portava entusiasmanti novità. Fu un pomeriggio indimenticabile.
Tra la folla lungo il viale incontrai annamaria, bella come sempre e sorridente. Sostammo un poco scambiando qualche parola. Disse che intendeva trasferirsi in una città, ma non ne era ancora sicura.
Nella tiepida luce del sole di marzo il volto di annamaria rivelava la sua stupefacente purezza. I capelli lunghissimi che le ricadevano sulle spalle accrescevano la sua bellezza. Prima di congedarmi le feci qualche complimento che gradì molto.
Non si deve pensare che Loretta provasse della gelosia per la mia ammirazione verso l'amica. Tutt'altro. La sua spontaneità nell'indifferenza era autentica, proprio come la sua bellezza. Bellezza che era completamente diversa, più profonda e preziosa.
Verso sera Loretta mi presentò ad alcune persone, nel viale di fronte alla casa di una sua zia. Ogni timore di venir sorpresa era scomparso in lei, forse non era mai esistito ed io mi ero sbagliato sul senso da dare ai suoi ... [segue »]
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