Sortilegio
Scegli la pagina:
...L'attimo che mi passò davanti senza guardarmi fu indescrivibile. Chi era veramente quella ragazza?
Non dissi niente e in quell'istante compresi che nessun discorso sarebbe più servito. Adesso avevo la certezza di averla completamente perduta.
Rimasi come stordito per tutto il resto del pomeriggio.
Verso sera al ritorno, passando sul ponte di un fiume pensai al suicidio. Solo la paura mi trattenne. Per il resto senza Loretta avevo perduto tutto, non mi restava niente altro da perdere.
Poi con il passare del tempo, la sofferenza dei primi momenti si modificò diventando cronica. Ero diventato apatico e nulla mi dava più sollievo.
Sempre più raramente andavo a Minerbe dove mi accontentavo di vederla da lontano.
7
Tre anni dopo arrivai a Minerbe nella festa di primavera, San Giuseppe, in marzo. Era una giornata con il cielo coperto e le vie erano lucide di pioggia.
Pensavo ai giorni trascorsi insieme a Loretta nel viale, sulle panchine sotto agli alberi, dove avevamo vissuto la nostra storia d'amore. Ricordavo la sua voce, il suo profumo. Ricordavo la bellezza del suo volto che mi aveva fatto sognare, che mi aveva fatto soffrire.
Con questi pensieri mi lasciai trasportare dalla folla verso i rumori e le luci della ... [segue »]
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti