Sortilegio
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...vi era rancore né rimpianto, solo indifferenza.
Era una situazione assurda e non capivo:
"Loretta, ma cosa vuol dire?"
La ragazza ripetè le parole di prima, con lo stesso tono. Poi attraversò la strada ed entrò in casa.
Sorpreso e sbalordito mi sedetti nel piccolo bar sotto il pergolato, di fronte a quella casa e rimasi ad aspettarla per tutto il pomeriggio. In quelle ore di attesa avevo la certezza di rivederla, di parlarle di nuovo, solamente ero triste per quel pomeriggio senza di lei.
Nei giorni che seguirono mi sforzai di trovare una spiegazione per quel suo capriccio, anche se nessuna mi pareva plausibile.
La domenica successiva raggiunsi Minerbe ma ero preoccupato. Stati d'animo di incertezza e paura si alternavano.
Dall'estremità della piazza la vidi avanzare dal fondo della via, ma dopo pochi passi tornò indietro verso l'abitazione di una delle sue tante zie. Allora compresi che non avrei più potuto avvicinarla perché lei sarebbe sfuggita tutte le volte che mi avesse incontrato.
La disperazione mi prese all'improvviso. Di colpo mi sentii solo, sperduto in quella piazza grande. Non riuscivo a capire e sentivo onde di nausea. Rabbrividivo ed ero tutto sudato.
Girovagai per le strade fino a sera come un ... [segue »]
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