Sortilegio
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...la nebbia leggera che fluisce piano, piano, con delicata monotonia.
Il viale era più intimo, ricco di suggestioni. Lì la lasciai e tornai indietro con una sensazione di dolcezza dentro di me.
Dall'estremità della piazza vidi sui gradini della chiesa una figuretta scura con i lunghi capelli che mi salutava con il braccio. Nelle ombre del crepuscolo riconobbi annamaria e risposi con enfasi al saluto, senza fermarmi.
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Per tutto l'inverno fui alla ricerca di mezzi di trasporto per arrivare a Minerbe, dato che il paese rimaneva praticamente tagliato fuori dalle vie di comunicazione. L'unica corriera veniva soppressa.
Un giorno pagai una grossa somma a un tizio perché mi ci portasse con la moto.
Le domeniche di sole ci incontravamo e stavamo insieme a volte solo per pochi minuti.
In marzo, quando i giorni freddi erano finiti, l'ansia per la lontananza di Loretta si attenuò. Adesso provavo una sensazione di piacere e sofferenza senza punti intermedi.
La frenesia di raggiungere Minerbe mi faceva impazzire. La vita si presentava come una doppia possibilità: con o senza Loretta. E gli attimi che trascorrevo vicino a lei accrescevano a volte la paura di perderla.
La torre di Minerbe assumeva un colore più chiaro in ... [segue »]
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