Febbre di vivere
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...aveva telefonato al magistrato e al medico legale. Assieme a due appuntati era salito sulla macchina "blu". Arrivati al moletto gli agenti avevano faticato per avvicinarsi al corpo. Tutti i pescatori, che erano arrivati dopo Salvo, si erano fermati rosi dalla curiosità. La scena era veramente impressionante. "Via, via allontanatevi, fate largo, fate passare!". Gridava l'appuntato. In attesa dell'arrivo del medico i carabinieri stavano perlustrando la zona circostante il cadavere. Segni ben precisi erano stati lasciati dai copertoni di una macchina. Tre pneumatici erano identici: le stesse impronte. Uno no, il suo disegno era decisamente diverso. Probabilmente il possessore dell'auto aveva sostituito la ruota con quella di scorta. Le impronte poco profonde del quarto copertone facevano pensare che fosse logorato. Nel frattempo era arrivato il medico legale e aveva girato il cadavere. "Madre santa è Ginetta!
Sì, sì è la maestra di mio figlio! Io l'ho incontrata ieri, ma aveva i capelli lunghi! Che brutta morte, ma perché l'hanno ammazzata? L'avranno anche stuprata?". Ogni pescatore diceva la sua. Il corpo era stato sollevato, deposto in una bara e portato all'obitorio per l'autopsia.
Le indagini proseguivano lentamente perché addosso a Ginetta non si era trovato alcunché. Né borsa, né cellulare né altro ... [segue »]
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