Febbre di vivere

...moderno, di architetto all'avanguardia, ma la monotonia del colore dava freddezza e incomunicabilità all'ambiente. La stanza più strana stava in fondo al corridoio. La portafinestra guardava su una piscina a forma di g. Le pareti della stanza erano rivestite da specchi. Al centro di una vasca rotonda, piena d'acqua azzurra, era fissato un grande disco di legno bianco. Sulla parete a fronte in una rastrelliera erano inseriti una trentina di coltelli a lama lunga e appuntita. L'acciaio delle lame brillava di luci inquietanti. Sul carrello, le migliori marche di whisky. Otto poltroncine facevano cerchio a quella inusuale struttura con affiancati otto tavolinetti. Sopra un piattino nero era pronta una cannuccia... mancava solo la polvere bianca.
I poliziotti stavano lì fermi, incantati. Mai vista una stanza così! Mai vista un'organizzazione così meticolosamente perfetta e sconcertante. Si dicevano l'un l'altro. Mentre alcuni rilevavano le impronte, altri erano entrati nello spogliatoio vicino: inseriti nella parete c'erano un armadio e una cassettiera, rigorosamente bianchi. Nell'aprirli, uno degli agenti aveva emesso un lungo fischio. "Ragazzi venite a vedere come se la godeva la maestrina!" In ogni cassetto c'erano completi intimi così succinti da sembrare... inutili. Ogni cassetto un colore.
Tutti decorati con lustrini, perle, swarovski,... [segue »]