Un uomo d'altri tempi
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...compiaceva.
Quando bussò alla porta del Generale le tremavano le gambe, ma con la forza di una madre che doveva salvare il figlio dalla bruttura della guerra, si fece forza ed entrò con fermezza e determinazione nella stanza, rischiarata dal sole che filtrava attraverso una grande finestra con appesa una tenda di tela grezza.
Si notava che era un ufficio militare, perché c'erano mappe di ogni tipo sparse sulla scura scrivania di legno massello, un grande mappamondo politico poggiato in terra in un angolo accanto ad uno schedario sempre di legno, la bandiera italiana attaccata al muro come stendardo e la foto di Mussolini appesa sulla parete alle spalle del Generale, che stava seduto su una poltrona nera, dietro la scrivania.
Il Generale accettò subito di leggere la lettera di richiesta che lei aveva scritto per far restare Leonetto a casa e poter così continuare a lavorare per mantenere la famiglia. Forse perché era rimasto incantato da quella donna, bella di aspetto e semplice di modi, che rassicurò Ida di stare tranquilla e aspettare la risposta, entro pochi giorni.
Era una bella giornata di sole e l'aria mite, nonostante l'inverno non fosse ancora finito e Franca stava preparandosi per andare ... [segue »]
Composto domenica 12 dicembre 2010
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