Un ragazzo calabrese
Capitolo: La mia Calabria.Scegli la pagina:
...sospetta al male, se fosse un bene, tutto guadagnato.
Nel suo letto
Intanto, avevo cambiato lavoro. Non facevo più il muratore, Già da qualche mese, mi avevano assunto alla Bic una fabbrica di penne a Biro, sulla vi Quaranta, Siccome si facevano i turni 24 ore su 24, scelsi di fare il turno di notte; dalle 10 di sera, fino alle 6 del mattino.
Quella mattina di un Lunedì di Settembre, alle 6,30 (circa) mentre rientravo dal lavoro, come al solito una volta nel cortile del condominio, dovevo per forza passare sotto le sue finestre; fu li che la vidi affacciata alla finestra del bagno la quale era più nascosta dalla siepe e quindi più protetta da sguardi indiscreti.
Mi avvicinai e lei sporgendosi oltre il davanzale, con un filo di voce mi sussurrò "Oggi io sono in casa da sola, i miei non ci sono fino a questa sta sera" e io sorpreso come un bambino che all'improvviso qualcuno gli regalò il tanto desiderato giocattolo. "Bene! E allora, come facciamo?" Le risposi sotto voce, e lei con una smagliante dentatura; "Se ci riesci a venire in casa questa mattina ti farò felice" In quel momento, dentro di me, ghignava ... [segue »]
Composto sabato 17 dicembre 2016
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