Un ragazzo calabrese

Capitolo: La mia Calabria.

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...trillava ancora. Lei si fionda alla porta, alzò la cornetta mentre il mio orecchio teso sentiva lei con la voce di chi si è appena svegliato, sussurrava. "Chi è?... a! Si, le apro il portone, intanto vada in cantina, io arrivo subito." Si sente lo scatto della serratura del portone e lei si affaccia nella camera e ridendo come dicesse "falso allarme" disse: "è quello del vino, devo andare in cantina ad aprirgli la porta, solo 5 minuti e arrivo, aspettami non te ne andare." Lei dopo qualche minuto fu di ritorno.
Ma oramai, il più bello era passato, anche lo spavento, ci tremava ancora il cuore. Sorridendo lei mi disse "Bevi qualcosa?" Mentre mi trascinava da una mano in cucina. Ero dietro di lei, la osservavo mentre mi camminava d'avanti, intravedevo i suoi glutei che ad ogni passo sbilanciava su e giù nel suo saper ancheggiare provocante.
Varcammo la soglia della cucina mentre le mie mani gli cingevano il vitino, lei in piedi d'avanti a me con il busto girato, tentava di donarmi le sue belle labbra. Nel desiderio, la alzai di peso e lei per non cadere, girò il busto in avanti e si appoggiò al ... [segue »]
Composto sabato 17 dicembre 2016

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