Scritto da: Pino Conte

La Bella e la Notte

Capitolo: 3 - Occhiate

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...del soprabito, che partiva dalla vite stretta sul tavolo: in cima alla quale, chi ci trovavo?, la faccia di bronzo di uno dei due funzionari del Comune, la coppia di dirigenti di cui abbiamo riferito prima, nel corso del racconto. Di preciso, il suocero del super-manager, il padre della moglie del giovane falco; come pure, dirigente del Comune, titolare di un Ufficio che controllava i contratti stipulati dall’Ente. Restai per qualche secondo senza parole, forse per più di qualche secondo. Sempre tacendo, m’alzai dal tavolo -seguito dalla faccia di bronzo-, e m’indirizzai al bar, dove c’era più luce; volevo vedere dritto negli occhi quella grandissima sagoma; una delle tante, niente di più, niente di meno. Ma le occasioni di trovarcisi muso contro muso, a scrutar loro nelle solchi delle rughe, nelle labbra serrate, nelle borse sotto gli occhi, nascosti dietro fessure che lasciavano intravedere una sola cosa: fifa, erano occasioni rare. Merce da non lasciarsi scappare. Difatti, il mio visitatore aveva fifa, una fifa blu addosso. Aveva fifa, paura, terrore, che la valanga di debiti che aveva trascinato a fondo la Municipalizzata travolgesse, oltre a Presidente ed Alto Funzionario di essa, anche genero e suocero: cariche che coincidevano nelle stesse ... [segue »]

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