La Bella e la Notte
Capitolo: 3 - OcchiateScegli la pagina:
...piedi per terra, e non ne voleva sapere di nessuna carriera politica o grana giudiziaria che si mettesse di traverso al suo matrimonio. La soffiata mi sorprese: che la fanciulla fosse davvero innamorata di quel torsolo? Ed io che avevo malignato, che s’era fatta tutti i calcoli per sistemarsi nella cesta giusta. Secondo il mio informatore, la bella pollastra ci teneva a tenere le zampe nella cesta giusta, senza dubbio, ma senz’altrettanto dubbio non ci teneva fino al punto di fare entrare le rogne della cesta nelle mura di casa sua ...
È la mia vita, o la vita di ciascun essere umano abiti questa terra?, in cui si schiudono angoli di paradiso, sovrastati da panorami ringhiosi come cani da guardia. Con i quali siamo costretti a confrontarci, e che non possiamo eludere, pena restare a pancia vuota. Più del tempo consentito, in quanto il tempo limite lo sopportiamo abitualmente. La temperatura mite dell’inverno regalava aria tiepida a piene mani, ma il delizioso quadretto a colori pastello non copriva la realtà, fatta di cancelli sprangati, grate alle finestre, porte sbarrate. Un carcere di massima sicurezza, e di massime dimensioni, calato dall’alto, sull’aria tiepida dell’inverno che sapeva di primavera, una prigione dalle ... [segue »]
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