Il futuro non esiste ancora, e quindi non esiste.
Il passato non esiste più, e quindi non esiste.
Il presente è il ponte tra il passato e il futuro, cioè tra due inesistenze, e quindi non esiste neanche lui, se non nella nostra mente.
Casa dunque esiste?
E chi lo sa.
Una cosa però è certa: se qualcosa esiste, esiste fuori dal tempo.
10 anni e 11 mesi fa
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Ne deriva che il punto che più importa non è l'esistenza o la divinità di un ipotetico Dio, ma la divinizzazione dell'uomo, intesa in senso etico e dunque sociale: vedere Dio nell'altro, e tentare di essere Dio per l'altro. E' un compito nostro: non ci sarà nessun deus ex machina che potrà mai sopperire al riguardo.
10 anni e 11 mesi fa
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Aspettiamo dunque di vedere come sarà il 2014; con la consolazione che, se anche non fosse peggiore del 2013, comunque ormai andato, sarà sicuramente migliore della quasi totalità degli anni a venire da qui all'eternità; fosse solo perché la massima parte di questi ultimi ci vedranno sicuramente ed irrimediabilmente giacere sotto due metri di terra.
10 anni e 11 mesi fa
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Sinceramente, non credo nella saggezza come acquisizione di definitive verità superiori, per il semplice motivo che secondo me il perfezionamento individuale è un susseguirsi di successive posizioni di equilibrio interiore derivate dal meditato superamento di esperienze dolorose o traumatiche.
In tale situazione, la varietà e la continua progressività delle esperienze e delle acquisizioni è indice dell'ampiezza infinita di ogni dimensione del processo, per cui a mio avviso nessuno potrà mai essere definito saggio, e tanto meno autodefinirsi tale.
Siamo in realtà, noi tutti, esploratori di luoghi spesso tra loro diversi, in condizioni di tempo e di equipaggiamento diverse, le cui strade si congiungono sì in un'unica meta, ma solo all'infinito; e spesso senza reale possibilità di interscambio di mappe e segnali, perché ciascuno esplora il labirinto da punti di partenza e itinerari diversi.
Esiste tuttavia di tanto in tanto la possibilità di ricevere da altri un piccolo barlume che possa aiutarci a far luce sulla nostra personale esplorazione, che saremo però sempre destinati a proseguire e interpretare da soli.
10 anni e 11 mesi fa
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Modificherei la dedica come segue: "Dedicato ai pochi responsabili di posizioni preminenti (politiche, aziendali, universitarie eccetera) che non fanno il loro dovere pur avendo la capacità e le competenze per farlo; giacché i più, pur essendo giunti a rivestire il ruolo in virtù di indubbie capacità arrampicatorie ed intrallazzatorie, il proprio dovere, per crassa e disarmante incompetenza, non saprebbero, poverini, come poterlo fare".
10 anni e 11 mesi fa
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Il passato non esiste più, e quindi non esiste.
Il presente è il ponte tra il passato e il futuro, cioè tra due inesistenze, e quindi non esiste neanche lui, se non nella nostra mente.
Casa dunque esiste?
E chi lo sa.
Una cosa però è certa: se qualcosa esiste, esiste fuori dal tempo.
In tale situazione, la varietà e la continua progressività delle esperienze e delle acquisizioni è indice dell'ampiezza infinita di ogni dimensione del processo, per cui a mio avviso nessuno potrà mai essere definito saggio, e tanto meno autodefinirsi tale.
Siamo in realtà, noi tutti, esploratori di luoghi spesso tra loro diversi, in condizioni di tempo e di equipaggiamento diverse, le cui strade si congiungono sì in un'unica meta, ma solo all'infinito; e spesso senza reale possibilità di interscambio di mappe e segnali, perché ciascuno esplora il labirinto da punti di partenza e itinerari diversi.
Esiste tuttavia di tanto in tanto la possibilità di ricevere da altri un piccolo barlume che possa aiutarci a far luce sulla nostra personale esplorazione, che saremo però sempre destinati a proseguire e interpretare da soli.