Esperienze


Scritto da: ANTONELLA
in Diario (Esperienze)
Gli angoli dell'anima non sempre respirano a pieni polmoni, si scontrano con le insicurezze che la vita pone ad ostacolo e banco di prova al normale cammino verso la luce. Gola secca e pensieri pesanti fanno da padroni in questi momenti e tutto si evolve con dolore e dubbio nei giorni che seguono. Spazi stretti diventano la norma ed ogni accenno alla gioia dà fastidio e rende pesante ogni passo verso il domani. Non sempre siamo coscienti dei nostri cambiamenti e soprattutto siamo in grado di portarne il fardello. Vorrei una leggerezza che non mi appartiene e la possibilità di essere sempre e solo me stessa. Con questo... si va avanti.
Composto mercoledì 25 gennaio 2017
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    Scritto da: Alexandra Romano
    in Diario (Esperienze)
    Ogni giorno siamo costretti a "recitare" e non ad essere, indossiamo la solita maschera celando sempre più agli occhi degli altri ciò che siamo realmente, cosa proviamo, il nostro vero stato d'animo... e spesso forse, anche con noi stessi. Ma perché? Per schivare il dolore angustiante di una possibile ferita; per risparmiare un litigio in più; o forse perché trovandoci in un mondo di ipocrisia e scarso di valori, se magari abbiamo anche l'occasione di aver qualcuno sincero vicino lo evitiamo, non gli raccontiamo di noi, per paura che anche questi stia indossando una maschera? Non lo sapremo mai, perché saremo sempre nei panni di un personaggio diverso, a seconda della situazione, e se pure per un attimo, siamo noi a parlare, dall'altro lato resterà sempre il dubbio! È anche questo il motivo per cui stiamo spesso male, non riusciamo a trovare un equilibro nella nostra vita, siamo troppo lontani gli uni con gli altri, l'essere umano non riesce a comprendersi perché non mostra ciò che è per davvero, e quando parliamo, non "siamo" ma "appariamo". Siamo in un mondo che ci costringe perfino a non vivere come vorremmo, deviando il nostro percorso e in parte il nostro pensiero, perciò siamo spesso obbligati a "dover fare" e non a "voler fare". Il problema maggiore però è riuscire a comprendere la grande differenza che passa tra "maschera" e "persona", e saper distinguere. È un sottilissimo strato che separa le due cose ed è facilissimo confonderle, ma per quanto possa passare meno di un millimetro, quella linea fa una differenza esorbitante.
    Composto lunedì 23 gennaio 2017
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Esperienze)
      È un grandissimo privilegio essere "Un Uomo Normale".
      Gli uomini normali hanno il privilegio di portare con loro dei veri e propri concetti sani. Quei concetti che nel cammino della vita li rende "Grandi Uomini". Essere Uomini normali è un pregio riservato a pochi. Loro sono quella categoria che ha nel sangue il valore della famiglia, il senso del rispetto e sono pienamente coscienti di cosa sia l'Amore. Un uomo normale non ha ambizioni materiali, ma cerca rifornimento per la sua anima. Si arricchisce facendo i conti con il cuore e non aumentando il conto in banca. Trovare un uomo normale non è una sconfitta, ma una grandissima fortuna. Loro non collezionano "Trofei", ma sanno di valere e cercano qualcuno degno di entrare nel loro mondo. Il mondo si divide tra "Uomini normali" e grandissimi "Coglioni"!
      Composto lunedì 23 gennaio 2017
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        Scritto da: SplendidoCaos
        in Diario (Esperienze)
        Ci sono donne che amano troppo. Io sono una di quelle.
        Amo fin troppo, con pezzi di me ormai rotti da anni, con lacrime che pensavo di non avere più, con occhi lucidi, con braccia aperte, con il cuore in frantumi.
        Io amo troppo. E mi odio per questo. Perché so bene, cavolo se lo so, nessuno mi amerà mai come io ho amato. Perché è sbagliato amare troppo, è da intelligenti, infatti.
        Chi sarebbe mai così stupido da amare così intensamente e profondamente, con tutto se stesso e con parti e pezzi di sé che manco si sapeva di avere?
        Io. Sempre io.
        E alla fine di tutto questo amore che si fa? Nulla. Perché rimani vuoto, nudo, perso, solo. La tua vita finisce lì e rinascere quando, per l'ennesima volta, amerai troppo.
        Composto martedì 10 gennaio 2017
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          Scritto da: Lina Viglione
          in Diario (Esperienze)
          Hah! Se fossi una nuvola, volteggerei nel cielo azzurro e andrei ovunque per spiare la vita sulla terra. Non avrei più lacrime ne tormenti, dormirei ogni notte tranquilla e riderei dei miei sogni poiché la realtà più bella e la felicità.

          Osserverei ogni piccolo fiore per bagnare i prati con le mie lacrime per liberare il mio cuore di inutili affanni per fare posto alla serenità, e sentirmi leggera come una farfalla che vola nell'aria fresca del mattino, variopinta e spensierata non curante della brevità della sua giornata.

          Ha! Se fossi una nuvola mi tingerei il viso color rosa per catturare solo sorrisi e vivere nella luce del sole per riscaldare il freddo dei cuori, sciogliendo il ghiaccio della solitudine e dipingerei i miei sogni fra le piegature del cielo per sentirmi libera di postarmi nell'infinito mutare delle stagioni e il mio cuore finalmente si scioglierebbe con gli ardenti... raggi del sole.
          Composto domenica 1 gennaio 2012
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            in Diario (Esperienze)
            Visto che siamo entrati ufficialmente nel carnevale, a proposito di questo spendo due parole per ricordarvi che a volte noi pensiamo che le persone che conosciamo siano cambiate, non sono più quelle che credevamo, niente di più falso, sono sempre state così, solo che mentre Noi siamo rimasti quelli di sempre, ma soprattutto quello che davvero siamo a loro è semplicemente caduta la maschera.
            Credo di aver detto la verità.
            Composto sabato 21 gennaio 2017
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              Scritto da: Lina Viglione
              in Diario (Esperienze)
              La vita è una partita, da giocare. Volendo fare un paragone, credo che questa partita somigli al gioco degli scacchi. Ho un po' di infarinatura di questo gioco antico e nobile. La sua nobiltà risiede tutta nella mente e in questo gioco non vince ne la furbizia ne il caso... non a caso viene definita - la pietra dell'intelligenza - vince sempre la persona più intelligente. Gli avversari non possono nascondere nulla l'uno a l'altro, eppure, è il gioco più violento che esista, perché la mente attenta e sveglia sa cogliere ogni mossa e ogni tranello dell'avversario. Guardando questo gioco mi viene spontaneo pensare che somiglia molto alla vita, se non siamo attenti, se la nostra mente non sa ben valutare quello che ci circonda per noi ci sarà lo scacco matto. Lo scacco matto del gioco si può sempre riparare con una rivincita, ma quando è la vita che ce lo da possiamo dire che realmente siamo perdenti? Non credo, credo che anche se la vita è una partita tutta da giocare, ma sul campo della vita nessuno di noi è ben preparato. Su questo immenso campo molte sono le trappole, perché molte sono le menti e come si sa ogni mente è un universo e non è possibile esplorarlo tutto. Ma in questa impossibilità ho trovato la mia staccionata dove ogni tanto mi ci appoggio, mi riposo e mi diletto a guardare la vita e i suoi controsensi. Credo che alla mia età qualche pensiero positivo la mia mente lo nutre, se poi non è così non lo so, ma mi piace credere che la mia partita con la vita in parte l'abbia vinta. Se poi mi dovessi sbagliare, fa nulla tanto... il sole domani sorgerà lo stesso.
              Composto martedì 1 gennaio 2013
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