Sentimenti


Scritto da: Laila Ken
in Diario (Sentimenti)
Il mio sguardo assente li accoglie in un unico abbraccio e una frase colma di tenerezza affiora nella mia mente: i miei ragazzi.
Ora lo sguardo si fa attento e li osservo lentamente con attenzione, mentre loro, ignari, continuano il lavoro.
La vita: ecco che cos'è. La vita; un miracolo negli occhi dei miei ragazzi colmi di speranze, di attese, di aspirazioni che si perde nel vuoto delle loro illusioni.
Nelle loro espressioni il disperato bisogno di credere in un futuro pieno di certezze, di fiducia, di verità; un futuro che non si sgretoli nell'impatto con una realtà vacua, aleatoria, incerta.
I miei ragazzi; la società del nostro presente, frutto di un nostro passato radicato nel nostro essere, nei nostri principi, nelle nostre ambizioni; i quali non possono attingere allo sgorghio delle nostre sicurezze.
Gli sguardi si incrociano perdendosi nell'esistenza di un punto indefinito. Quegli sguardi liquidi nell'osservare le speranze di un divenire colmo di un niente che solo essi, i miei ragazzi, sapranno riempire di vita per un loro futuro straordinario.
Composto sabato 1 aprile 2017
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    in Diario (Sentimenti)
    Nella vita si donano tante cose alle persone che si amano e io voglio donarti un qualcosa di insolito e speciale al tempo stesso. Ti dedico un colore, il colore nero. Ti hanno mai fatto fare a scuola la prova con il pennarello nero e l'alcool? Questa macchia nera su foglio bianco, una volta dato l'alcool si disperde e lascia tutti i colori e diventa quasi un arcobaleno. Sei un insieme di fantasie talmente fantastiche che generano il nero. Colore da sempre ambito in ogni moda, non stona mai per le cerimonie e ci snellisce e dà garbo ogni volta che ci specchiamo, in quei riflessi che fino a poco prima odiavamo perché non ci rendevano la giustizia fisica che un po' tutti meritiamo. Sei un insieme immane di tutto, un mix di mistero e trasparenza che mi preoccupa e mi rasserena al contempo. Sei la storia nella storia, finita infinita nel suo essere, spesso spero sarai l'ultima. Devo ancora capirti come si deve capire il nero nelle sue sfumature alcolizzate, nelle mille sfaccettature che ti adornano e a volte ti rendono cupo. Sei l'impensabile che non ho mai idealizzato e ti vorrei vedere al di là delle certezze che vigono nel proibito. Sei nella mia mente ogni fottuto dannato istante e mi allontano con il cervello dai mille colori. Ritorno a quella palla nera, a quel grosso scarabocchio, senza alcool, senza vita, senza fiamma. Nero. Il nero s'indossa anche per una fine, per i funerali, per questa storia nata forse morta. Vado avanti, vivo nel minuto di ogni singola ora, senza alcuna speranza, indossando qualcosa di nero, qualcosa di te, qualcosa che in realtà c'è ma non c'è.
    Composto domenica 2 aprile 2017
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      Scritto da: Giorgio Baiardi
      in Diario (Sentimenti)
      Come potrei dire il contrario se tu non ne sei così convinta. Di quanto il mio bene abbia sempre voluto avvolgerti. E di quanto tu non lo abbia mai capito. Forse non si deve sempre perseguire l'ultimo giorno, perché la fine non abbia sempre un inizio. Il mio sbaglio è stato quello di voler sempre così sbagliare. Ricercare sempre il continuo ricominciare da capo. Io voglio saperti felice. Probabilmente il lasciarti andare è la cosa migliore. Non mi cercare, quando ti specchierai nell'immenso blu dei tuoi occhi dove io mi sono perso tante e tante volte. So che avrai la tua solita fermezza che ti impedirà di compierlo. Ti inebrierai con la ritrovata voglia di andare. Ti lascerò nella ricerca di te. Ti penserò e mi darà benessere pensarti sapendoti felice. Poi farò uscire dal cuore l'ultimo mio abbaglio di felicità nel ricordarti. Per non capire mai, quanto tu stia bene nel mondo che ti circonderà. Dimmi se al volere così tanto qualcosa e non averlo realizzato al cospetto di tutti, può bastare la sconsolata vittoria di averlo avverato solo dentro di noi. "Tu pensami felice, non pensare a me con la malinconica certezza di sapermi fragile davanti a te. Tu sei l'amore indelebile, quello che non passa. Credere nella felicità è come creare un libro di fantasia, che quando si arriva all'ultima pagina si ha nel cuore la dolcezza autentica di crederci davvero. Ci sono sempre più sfumature nel costruire una felicità che possa rispondere ad una realtà senza pregiudizi. E voglio questa realtà al posto del rimpianto. Perché dico spesso, che un tramonto è l'immagine che più mi fa immaginare l'amore, ed è come una verità eterna immaginarlo con te". E come potrei darti torto.
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        Scritto da: Dogifra
        in Diario (Sentimenti)
        Così hai deciso che deve finire. La primavera è arrivata; mentre fiori sbocciano sul mio balcone, nel mio cuore è appassito l'unico bocciolo nato a settembre, quando ti ho incontrato e sentimenti nuovi hanno travolto me, la mia vita, il senso di tutto ciò che mi circondava. Ora che non resta nulla, ora che quel bocciolo appassito lo hai portato con te per gettarlo lungo la strada che ti porta da un'altra, ora mi chiedo cos'è l'amore, se esiste, o se non è piuttosto una grande menzogna, una storia che ci raccontiamo quando ci sentiamo un po' soli. Se ti fossi soffermato un attimo a guardare oltre quei vestiti e quelle foto cosa c'era, se avessi avuto il coraggio di spogliarmi, non solo dei miei vestiti, ma dell'immagine di me che avevo costruito per compiacerti, se solo lo avessi fatto, avresti dato acqua a quel bocciolo, lo avresti fatto fiorire a primavera, e il profumo dei suoi petali avrebbe riempito la tua casa per molto tempo.
        Composto domenica 2 aprile 2017
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          Scritto da: Giorgio Baiardi
          in Diario (Sentimenti)
          Guardare il raro volo circolare di una capinera, in un giorno in cui tu sei andata via con la rabbia di chi si sente delusa e non sa che non lo è stata, ha la netta sensazione di un moto che si ripete senza avere una fine. E certo che in alcuni delicati momenti vorrei fosse proprio così, ma non oggi che quella circolarità ha una approssimativa conoscenza di quello che siamo. Non sempre c'è qualcosa da capire o da spiegare, perché rimane quel qualcosa che un giorno ci ha fatti amare d'istinto. Ecco, l'istinto. Che non fa dimenticare le pagine scritte con la nostra storia. Ed ogni volta che vai via così, nel modo più crudele, confronto quelle che sono le tue ragioni con le mie logiche che non sempre hanno il piacere di essere accettate da te. Ma come vorrei, potessimo vedere senza trucchi o poca veridicità, volare quella piccola capinera in modo che possa comunicarci ciò che pensiamo davvero. Come un volo invadente che tutto sa e tutto vuole. Impenetrabile, quando cercavo di tirarti a me per abbracciarti, volendo solo che l'amore ci tenesse uniti. La via che ci ha visti insieme è rimasta là, senza più noi due. Ed io dalla mia sedia, guardo oltre la finestra aspettando qualche tuo gesto che non abbia il sapore di un inutile girotondo.
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            Scritto da: Giorgio Baiardi
            in Diario (Sentimenti)
            Mi rimarrà come un'eredità del cuore ed un testamento della mente, questo periodo così felice, nato nel mezzo di un tempo disperato. Un periodo sventurato in cui l'unico traguardo era il suo veloce termine. E se io dovessi rivedermi in quel tempo, sarei l'archetipo di un'immagine di me dal contenuto primordiale in un ipotetico ambiente ancestrale nel quale non si vorrebbe mai abitare. Ma più il tempo cadeva e non reggeva, più reticente diventava la voglia di lasciare la mia direzione verso di te. Per l'istintiva paura di rimanere al buio. Per l'istintivo desiderio di voler dormire per dirti di svegliarmi ad ottobre, nel giorno che sai. In quel momento essere felici, era come pensare di raggiungere un sogno che non avremo mai posseduto. Se ora lo possediamo, come un dolce canto del mare che ritroviamo parte della nostra vita, sappiamo che non potrà più abbandonarci perché la nostra forza è un possente pensiero che abbraccia le nostre unite anime. Il pensiero di ritornare ad essere felici, felici come ora lo siamo. Indivisibili. Unici. Domani, nel ricordare l'oggi, mi rimarrà un'immagine di noi, come una di quelle indimenticabili fotografie che io ti ho sempre chiesto ma che tu non hai mai voluto farti scattare da me.
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              Scritto da: Giorgio Baiardi
              in Diario (Sentimenti)
              Quando il mondo si ferma e superi i confini della vita, non si ha più armi per combattere le nuvole che ti schiacciano. Ho avuto la percezione della morte incombente, come un'aquila che veloce scende, rapace, per togliere quel respiro a cui ti aggrappi disperatamente. E disperatamente, nello smarrimento totale, confuso ma consapevole, ho avuto un unico pensiero, un solo riferimento venuto a galla nella mente come una lacrima improvvisa scende sul viso per cadere velocemente a terra. Quello di avere la possibilità di poterti ancora parlare, per dirti quanto tu sia stata il dono più bello, quanto tu sia stata e sei importante per me. Per lasciarti le mie parole e togliere ogni dubbio e rancore dal tuo cuore. Amore mio...
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                Scritto da: Fily Russo
                in Diario (Sentimenti)
                Quando una persona ti entra nel cuore, non puoi più fare a meno di pensarci. Quando una persona è nel tuo cuore, non importa se non ce l'hai accanto, non importa se non la senti, non importa se non vive con te, quella persona ha il tuo cuore, la tua casa, la tua dimora, i tuoi pensieri, ha te.
                Composto venerdì 31 marzo 2017
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