Poesie personali


Scritta da: FRANCO PATONICO
in Poesie (Poesie personali)

Zak

La quercia è il suo universo
Zak l'aggredisce freneticamente
fra le rughe della corteccia
e non indugia:
esplora ogni nodo del ramo maestro,
fin sulla cima, poi torna e si ferma
sulle zampe a rampino.
È incessante quel moto vivace
di mandibole e antenne.
Quel maschio formica
distingue gli umori
di femmine e soldati
e, con l'acre secreto,
rimarca i confini.
Al termine s'erge, come bandiera,
su un esile stelo
ninnato dal vento.
L'albero intanto, ormai ebbro di sole,
allunga i suoi legni che subito infronda.
Esita Zak, ha percezione.
Ripassa il percorso,
si getta, s'aggrappa,
poi strappa e sperona
e dà sotto con lena.
Si scuote e quel fremito
sprona lo slancio.
Va contro i germogli
ancor teneri e afilli,
ma è sorpreso da un filo di ragno
e nell'affanno, un tribolo vano.
Povero Zak!
Ora è stretto alle zampe
e quel viluppo gli sale sul ventre,
sul torso e sul capo
finché l'ultimo spasmo
ci svela un pietoso
e triste abbandono.
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Nei fiori

    Non so capir perché nelle mie lettere d'amore
    vorrei a volte usare anche la testa
    ma scrive solamente il cuore

    perché se mi fermo a voler pensare
    il cuore mio si offende
    non ne vuole sapere

    io trovo il tuo ritratto... in ogni parte
    nei fiori... nelle giornate nuove
    nei miei fogli di viaggio
    tra le carte

    tu sei cosi lontana
    ed io non trovo pace
    pensando a noi a ogni momento
    il non sentire la tua pelle è... un tormento.
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      Scritta da: Laisa
      in Poesie (Poesie personali)

      Canzone Delle Domande Consuete

      Ancora qui a domandarsi e a far finta di niente
      come se il tempo per noi non costasse l'uguale,
      come se il tempo passato ed il tempo presente
      non avessero stessa amarezza di sale.

      Tu non sai le domande, ma non risponderei
      per non strascinare le parole in linguaggio d'azzardo;
      eri bella, lo so, e che bella che sei;
      dicon tanto un silenzio e uno sguardo.

      Se ci sono non so cosa sono e se vuoi
      quel che sono o sarei, quel che sarò domani...
      non parlare non dire più niente se puoi,
      lascia farlo ai tuoi occhi alle mani.

      Non andare... vai. Non restare... stai.
      Non parlare... parlami di te.

      Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse,
      trascinate dai giorni come piena di fiume
      tante cose sembrate e credute diverse
      come un prato coperto a bitume.

      Rimanere così, annaspare nel niente,
      custodire i ricordi, carezzare le età;
      è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente
      del diritto alla felicità?

      Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perché?
      Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani?
      Esser tutto, un momento, ma dentro di te.
      Aver tutto, ma non il domani.

      Non andare... vai. Non restare... stai.
      Non parlare... parlami di te.

      E siamo qui, spogli, in questa stagione che unisce
      tutto ciò che sta fermo, tutto ciò che si muove;
      non so dire se nasce un periodo o finisce,
      se dal cielo ora piove o non piove,

      pronto a dire "buongiorno", a rispondere "bene"
      a sorridere a "salve", dire anch'io "come va?"
      Non c'è vento stasera. Siamo o non siamo assieme?
      Fuori c'è ancora una città?

      Se c'è ancora balliamoci dentro stasera,
      con gli amici cantiamo una nuova canzone...
      ... tanti anni, e sono qui ad aspettar primavera
      tanti anni, ed ancora in pallone

      Non andare... vai. Non restare... stai.
      Non parlare... parlami di te.
      Non andare... vai. Non restare... stai.
      Non parlare... parlami di noi.
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        Scritta da: dax
        in Poesie (Poesie personali)

        Riconsegnare

        Sono una voce,
        un debole sussurro
        che s'alza dalla periferia della vita,
        tra le pieghe minime della storia
        piccola anima che vaga
        silenziosa lungo la strada del tempo.

        Ignorato dell'amore squassato da tormenti
        che straziano le giornate, i ricordi,
        spezzano il tempo, il futuro s'accorcia
        inesorabile; nubi violente
        vagano nel cielo: il rosso tramonto
        come il sangue d'una vergine violata,
        violenza che svuota le chiese
        e abbatte le madonne piangenti

        Sono una voce,
        un debole sussurro
        che spaventa l'alterigia dei potenti
        una debole voce, due deboli voci,
        cento, mille, milioni, miliardi
        di deboli voci come un uragano
        potente strapperà dalle vostre mani il potere,
        riconsegnandolo agli animali, ai bambini
        a nostra madre la terra.
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Fin da bambino

          Fin da bambino ho avuto come amico
          il vento
          ed ero convitissimo
          che lui fosse un pittore

          mentre gli amici miei di gioco
          giocavano alla guerra
          restavo ad ammirare i cambiamenti di colore
          che il vento miscelava nella tavola del cielo

          ancor di più quando faceva roteare le girandole
          poste sullo steccato
          ed io restavo ipnotizzato

          fin da bambino
          porto con me questa certezza
          il vento è un pittore
          e da allora... non ho più cambiato
          spacciatore.
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            Scritta da: Conte
            in Poesie (Poesie personali)

            Corri

            Corri e corri ragazzo ribelle
            col vento in faccia e il sale sulla pelle
            corri ancora non ti fermare
            finche la strada non riesci a trovare
            perditi adesso perditi ora
            che più si va avanti più il tempo divora
            anche se disperso essi valente
            prosegui sulla strada che non porta a niente.
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              Scritta da: Antonella
              in Poesie (Poesie personali)

              L'incontro

              Oltre le nuvole,
              oltre l'azzurro del cielo,
              oltre l'immenso dell'imperscrutabile.
              È lì che corre il mio pensiero
              percorrendo strade dorate
              attraversando l'immaginazione
              superando l'incredulità.
              Arrivando infine dove...
              dove tutti i pensieri si raccontano,
              raccontano l'imperscrutabile,
              l'inimmaginabile e l'incredibile.
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                Scritta da: Ada Roggio
                in Poesie (Poesie personali)

                Si è rotto

                Sento che si è rotto quel legame
                Sento prorompente questa onda negativa
                Sento distruggere dentro
                quello che sembrava
                una stabilità
                Ma che scicca!
                A questa età!
                Ritornata ragazzina...
                Oggi mi sento una cretina
                Quando nei miei sogni
                entra l'alluvione
                stanne certo
                non è solo una opinione
                Quando nei miei sogni entrano gli eventi,
                e tasto con mano
                che sono esistenti,
                che non è solo una visione
                sono una realtà,
                scende in gola,
                un forte magone
                Mi chiedo di diventare forte
                per affrontare la sorte
                di guardare in faccia
                questa realtà,
                che ha il sapore della verità
                Tu che nascondi
                che tentenni
                non siamo più ventenni
                Prendi in mano
                con attenzione,
                questa valutazione
                di vita
                Guarda in faccia la realtà
                Abbi almeno il coraggio
                di dire la verità.
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                  Scritta da: Mariella Mulas
                  in Poesie (Poesie personali)

                  "Mamma" è il mio nome

                  Il mio amar
                  è avvertire ogni attimo
                  del tuo respiro...
                  è sentire in me
                  nel mio seno
                  tutt'uno il tuo battito
                  al mio battito...
                  Il mio amar
                  è ridere del dolore
                  della tua vita che nasce...
                  che solerte urla
                  la tua voglia di luce.
                  Il mio amar
                  è accudire il tuo pianto
                  come tue parole d'amore
                  e delirare di felicità
                  per ogni tuo sorriso...
                  il mio amar
                  è condurti là, piano,
                  dove il tempo s'incontra
                  con il tuo destino
                  e rasserenare ogni
                  dispetto che ti attende
                  nell'inesorabile cammino
                  della tua coscienza.
                  Il mio amar
                  è gioire dove tuoi occhi
                  innamorati posano
                  i primi baci...
                  e ascoltare i tuoi passi
                  che si allontanano
                  e teneri germogli poi coltivi fiero...
                  Il mio amar
                  è vederti nitido
                  anche nei miei occhi stanchi e opachi
                  felice e orgogliosa di te
                  ancora nel mio seno
                  sempre in me...
                  in ogni attimo di un tuo richiamo:
                  Sì, amore...
                  "Mamma" è il mio nome.
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