Scritta da: Nello Maruca
Pubblicata il 18 luglio 2011 CXXXVIII Pria che Diana s'involi all'umano Occhio e ancora pria che la campana Doni primo tocco serenità spartana, Mentre lo sole innesca suo volano, Trepidante acché porte spalancano, Nella speme che l'amata non rintana s'attenda ai piè d'antica fontana Giovane d'amor sperso in pantano. Lunga l'attesa, quanto mai snervante, Pare che tempo perso abbia suo corso e d'orologio guasto sia quadrante. Ah! Comparisse caro sembiante e a mie pene essere di soccorso e, in un sussurro, dire: Spasimante. Vota la poesia: Commenta Scritta da: Nello Maruca
Pubblicata il 25 giugno 2011 CXXI È altalena che sale, scende e risale e per poco l'alma acquieta e tace indi lo cor ritrova desiata pace, poscia timor l'avvolge e lo riassale. Quanto pria è giunto ora non vale Che sol pensiero è ma non verace, Soltanto il desiderio resta vorace Ma intorno tutto mi sussurra male. L'orologio del campanile antico Lento scandisce, qual suo abituale, Il tempo che sciorina sempr'uguale. I tocchi manda per lo spazio aprico e il vento mesce al suo sibilare mentr'io m'avvio per lo not'Altare. Vota la poesia: Commenta
Scritta da: Nello Maruca
Pubblicata il 25 giugno 2011 CXX Cotanto peso mai fu carco omero né mai lo core fu tanto doglioso né lo senno mai fu tant'angoscioso né lo vivere fu cotanto nero. Che tutte cose se dogliose, in vero furo tali, sì, ma fui coraggioso e scavalcar gl'inciampi fui voglioso e l'ostacolo scioglieva quale cero. Lo bandolo di matassa è ingarbugliato ché matassa non sussiste e bandolo, ché regna nell'oscuro anonimato. Una lucina lucente entra in garbuglio che l'alma solleva in alto volo e cheta lo core d'ogni subbuglio. Vota la poesia: Commenta Scritta da: Nello Maruca
Pubblicata il 25 giugno 2011 CXIX Con l'animo disteso e più sereno, accanto la figura di quell'angelo m'appresso alla Madonna del Carmelo a reiterare preghiera del Suo seno. Dolce, la suora mi stringe, poi, al seno, un bacio in fronte dal calor del gelo: Per te prego Gesù nell'alto Cielo, avrai ancor di gioia il cuore ripieno. Timido un saluto, indi, le volgo un grazie e, poi, sussurro piano: Se piace a Dio domani qui risalgo. Io sono in Chiesa, prego, qui t'aspetto; prega tu pure, a Dio porgi la mano, Lo guardo umile volgi al Suo cospetto. Vota la poesia: Commenta Scritta da: Nello Maruca
Pubblicata il 25 giugno 2011 CXVIII Alquanto scosta dal villaggio è posta salutare Pieve, in cima campanaria due campane ch'armonia spandono in aria e al suon dell'Avemaria viandante sosta. Il tocco bronzeo dona l'ora sesta, giovane, ardita suora missionaria prendemi mano e sciente miseria con voce gentile, dolce, quanto mesta: Qual pena hai fratel mio entro lo core? Vieni, prima dillo al tuo e mio Signore ch'Egli è Colui che lena ogni dolore. Docile la seguo fin sopra l'Altare e appresso a lei sono a recitare preci che l'alma fann'innalzare. Vota la poesia: Commenta Scritta da: Nello Maruca
Pubblicata il 25 giugno 2011 Cxvii Così com'arduo è ritrovare l'ago nel pagliaio in tale misura puranco agevole pare che non sia manco rincontrare beltà per quanto vago. Tanti festeggiamenti: Io non svago che tutto dì e notte intera arranco per strade, vie, viuzze e, pure stanco l'andare mio avanza da girovago. Ad ogni bancarella faccio sosta, chiedo di beltà, se mai fosse accosta, spiego fattezze: No, è la risposta. Tornomi indietro col mio occhio veglio, più la ricerco più trovar la voglio, più il tempo passa più ricerca doglio. Vota la poesia: Commenta Scritta da: Nello Maruca
Pubblicata il 22 giugno 2011 CXVI Se il caso fosse tangibile realtà sarebbe, esso, autore dell'incontro; ma essendo impalpabile, di contro, in altro alto Loco la veritate stà. Lesta passam'innanzi bionda beltà e lo suo guardo nel mio cuore è centro e imbrigliato il mio nel suo è dentro e anchilosato lo mio corpo stà. Qual fulmine ch'appare, colpisce, spare così quella beltà passa e s'invola e nella marea di folla si scompare. Ancora lo mio corpo rest'immoto, sol lo mio senno or s'è sveglio e vola nel buio, a inseguir lo biond'ignoto. Vota la poesia: Commenta Scritta da: Nello Maruca
Pubblicata il 22 giugno 2011 CXV Perciò pure noi saremo all'abitato a seguir da presso festeggiamenti che del Patrono sono buon'eventi dacché è degnamente celebrato. Lasceremo 'n agosto 'l caseggiato, l'orto, li prati, l'asino e gl'armenti che a custodir saranno esperti aiutanti, noi riacquisteremo perduto fiato. Ancora tre giorni all'appuntamento, tempo per donare suggerimenti pure se superfluo è nostr'intervento. Buon'aiutanti vivono d'esperienza e, d'altronde, sono due buon'elementi ch'anno agir cortese e riconoscenza. Vota la poesia: Commenta Scritta da: Nello Maruca
Pubblicata il 22 giugno 2011 CXIV Il meglio dei mesi è l'agostano ch'altro tempo dell'anno non uguaglia che Santo Rocco nella fitta maglia tutti e trentuno stretti tiene in mano. Il primo dì comincia il gran baccano che gente d'ogni loco a noi convoglia e di persone e cose è parapiglia ché scampanate portan da lontano. Nessuno del villaggio penserebbe starsene lontano volutamente ch'anzi chi per necessità distante sta a Santo Rocco mai torto farebbe di starsene partito, ancor costà ch'allor l'anima sarebbe penitente. Vota la poesia: Commenta Scritta da: Nello Maruca
Pubblicata il 22 giugno 2011 CXIII Iddio l'Onnipotente che in Cielo dimora all'augelletto non disdegna amore e lo beato Suo guardo degna puranco chi d'amore tiene disgelo. Se di cotanto affanno è tutto un velo e tutto tiene in pugno e solo regna, che tutto Lui soltanto opra e ingegna e forma monte e piano, acqua e gelo come vuoi tu, o donna, che non veda lo languore calato entro lo core!? Come pensare tu puoi che non ceda a sincer prece d'anima sincera? Sendo dolcezza, bene e tant'amore già desiderio posa entro Sua sfera. Vota la poesia: Commenta