Scritto da: Pino Conte

La Bella e la Notte


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...vascello delle mie fantasie salpasse le ancore, puntasse verso l'alto mare, e prendesse il largo. Quando si è in navigazione, non resta tempo se non per scrivere qualche parola, una cartolina - appunto - in occasione della sosta al porto di passaggio, per fare rifornimento, fare le provviste, e di nuovo via. Sulla copertina, avrei messo un'immagine a figura intera della cantante, vestito rosso lungo e scollato - d'obbligo-, e pettinatura mossa, con una ciocca sfuggita al controllo, che se ne andava per i fatti propri. Una raffigurazione fedele - seppure parziale - della "Tinatarner" del Jazz Club, che monopolizzava le mie serate, così come le mie illusioni e le mie delusioni, riconducibili al fatto che non ero ancora riuscito a combinare nulla, con lei. Certo tale raffigurazione era parziale: non era l'unica, quella ciocca di capelli in copertina, ad essere sfuggita al suo controllo, certe sere - ne ero convinto - si pettinava con le bombe a mano, prima di salire sul palco del jc. Avevo tempo, per conquistarla, una vita, davanti a me si allungava un'autostrada senza fine dove filare veloce come il vento, senza ostacoli in grado di rallentarmi. Ma dove si susseguivano le uscite, dall'autostrada dei ... [segue »]

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    Scritto da: Pino Conte
    Riferimento:
    Racconto inedito

    Commenti

    3
    postato da , il
    Complimenti...
    2
    postato da , il
    :)
    1
    postato da , il
    che bello il tuo racconto

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