Scritto da: Pino Conte

La Bella e la Notte


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...bizzarra, posticcia la mia, naturale la sua. L'abboccamento tra simili, si sa, è facilitato. In alternativa, una scelta più sobria, il parrucchino tirato a lucido, così detto "toupet da presidente del Consiglio".

Era la scelta da compiere, l'opzione da ponderare, il dado da trarre: parruccone o parrucchino?, per l'approccio vincente con la "Tinatarner" del jc; il mio attuale taglio a zero, di uno che s'illude di praticare la boxe, non era il più adatto alle circostanze.

Con la ramazza in mano, per fare alla svelta, spingi la polvere sotto il tappeto; non la vedi, ma sai che c'è, e presto o tardi la vedi rispuntar fuori, a granelli, quindi a grappoli, finché un nuovo manto di poltiglia grigia e lanosa non ricopre l'intero pavimento. Lungo vie e viali, in larghi e piazze della mia città, le gomme dell'auto scavavano un solco profondo; non ero un automobilista, bensì un atleta sugli sci nelle gare di fondo. Il biglietto di ringraziamento l'avrei indirizzato al Comune, il prezzo della cui bancarotta veniva pagato dalla pubblica igiene; ed era un prezzo pagato sotto gli occhi, ed il naso, di tutti. Ci sono obblighi per cui non si è mai in bolletta, è evidente che ... [segue »]

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    Scritto da: Pino Conte
    Riferimento:
    Racconto inedito

    Commenti

    3
    postato da , il
    Complimenti...
    2
    postato da , il
    :)
    1
    postato da , il
    che bello il tuo racconto

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