Il mio intervento è per l'appunto avvenuto dopo il commento numero 20, che, con le sue contrapposizioni giovinezza/vecchiaia e disciplina/poliedricità-impegno politico, nel celato sottofondo di un rinnovato appunto grammaticale, ritengo espressione di triti e perbenistici preconcetti di stantio sapore pseudo-destrorso (ché la destra, quella nobile e vera che ho conosciuto, è coraggio, educazione, rispetto, insomma tutt'altra cosa).
12 anni e 5 mesi fa
Risposte successive (al momento 14) di altri utenti.
Certo che il mistero sono (anche) io e siamo noi. Ciascuno di noi, e anche noi insieme. Insieme però possiamo pensare, analizzare, confrontare, ma non risolvere. Perché a mio avviso la soluzione non è nel capire, ma nell'essere, e di conseguenza nel giungere a percepire come semplice e naturale ciò che prima era mistero.
Solo la VITA e l'AZIONE, che sono ESSERE, possono squarciare i veli del mistero. Esso, invece, si comporta col pensiero come una pallina di mercurio: se tenti di afferrarla, si sposta più avanti, o addirittura si moltiplica in due o più palline diverse.
Perciò dico sempre che non conta ciò che pensiamo o ciò che diciamo, ma ciò che SIAMO. E la via del progresso in ciò che SIAMO è insieme più semplice e più faticosa della via sul cammino della "conoscenza". Più semplice, perché per percorrerla non occorre essere scienziati, ma solo esseri umani; più faticosa, perché semmai, in un'intera vita, si riesce ad andare avanti solo di qualche... centimetro. Se pure vi si riesce.
12 anni e 5 mesi fa
Risposte successive (al momento 11) di altri utenti.
Io sono d'accordo col pensiero espresso dalla frase (le delusioni: sono cosa quasi scontata), ma non concordo col corollario, esplicitato dall'autore nel suo ultimo commento, del non fidarsi di alcuno tranne che degli ascendenti e di pochissime altre persone.
Se è infatti vero che il fidarsi espone a grosse delusioni, il non fidarsi esclude a priori la possibilità di trovare qualcuno che non abusi della nostra fiducia, ma la ripaghi con altrettanta fiducia.
Non dimentichiamo che gli egoismi, la mancanza di solidarietà, il razzismo, e mille altri mali della società in cui viviamo (in primis tante emarginazioni, tanti dinieghi a richieste d'aiuto, tante pavide indifferenze a tragedie che accadono sotto i nostri occhi, addirittura tanti dinieghi di credito!) dipendono proprio dalla mancanza di fiducia reciproca.
Secondo me invece l'atteggiamento giusto è affrontare serenamente anche un 99% di delusioni pur di portare un po' di fiducia in giro per il mondo. E semmai anche un po' di perdono per le delusioni subite. : )
12 anni e 5 mesi fa
Risposte successive (al momento 16) di altri utenti.
Solo la VITA e l'AZIONE, che sono ESSERE, possono squarciare i veli del mistero. Esso, invece, si comporta col pensiero come una pallina di mercurio: se tenti di afferrarla, si sposta più avanti, o addirittura si moltiplica in due o più palline diverse.
Perciò dico sempre che non conta ciò che pensiamo o ciò che diciamo, ma ciò che SIAMO. E la via del progresso in ciò che SIAMO è insieme più semplice e più faticosa della via sul cammino della "conoscenza". Più semplice, perché per percorrerla non occorre essere scienziati, ma solo esseri umani; più faticosa, perché semmai, in un'intera vita, si riesce ad andare avanti solo di qualche... centimetro. Se pure vi si riesce.
Se è infatti vero che il fidarsi espone a grosse delusioni, il non fidarsi esclude a priori la possibilità di trovare qualcuno che non abusi della nostra fiducia, ma la ripaghi con altrettanta fiducia.
Non dimentichiamo che gli egoismi, la mancanza di solidarietà, il razzismo, e mille altri mali della società in cui viviamo (in primis tante emarginazioni, tanti dinieghi a richieste d'aiuto, tante pavide indifferenze a tragedie che accadono sotto i nostri occhi, addirittura tanti dinieghi di credito!) dipendono proprio dalla mancanza di fiducia reciproca.
Secondo me invece l'atteggiamento giusto è affrontare serenamente anche un 99% di delusioni pur di portare un po' di fiducia in giro per il mondo. E semmai anche un po' di perdono per le delusioni subite. : )