Giuseppe Freda

Nella frase "Vento, asciugami il sudore freddo, scivola..." di Flavia Ricucci
Bella, molto; ma davvero molto, molto bella. Ho letto diverse belle cose sul sito; ma questa è una delle poche vere poesie, perché contempera semplicità, nitidezza delle immagini, sincerità del vissuto, musicalità, tutto.
    Subito tra i preferiti.
    Una sola cosa cambierei: metterei mare al posto di salsedine. Nel contesto lo sentirei ancor più musicale (manca un accento corrispondente sulla terz'ultima; mentre invece una sequenza"gli odori di casa, gli schizzi di mare" (6+6) determinerebbe una sorta di crescendo, un'attesa ritmica, una sorta di onda che ancora di più "si frantumerebbe", come su un bagnasciuga, nello "spumosi-bianchi- intatti" successivo). E poi, il mare (sia pure uno schizzo) che entra in cella sarebbe forse (ancora) più evocativo.
   L'ho esaminata a lungo, tentando di farla ancora più bella, perché tu stessa hai detto che preferivi così; ma il voto è naturalmente 10 per come è, fresca e bellissima.
    Bea, confesso il mio peccato: sono lento, perché medito molto (scrivendo oltretutto nel vento commenti molto lunghi), e non ti avevo ancora letto. Ma ora che ho iniziato a farlo, capisco quanto valga un tuo voto...
    Un rinnovato grazie ed un grande abbraccio.   : ))))))
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 36) di altri utenti.
Nella frase "La vita è un sogno. Impalpabile ma allo stesso..." di Silvio Squillante
Mi torna alla mente una frase di Goethe: "noi siamo dinanzi alla morte uguali ai morti".
E speriamo che non si risvegli il censore.
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 5) di altri utenti.
Nella frase "La frase è stata rimossa per volere dell'autore."
"Fare la vittima" non è tanto un comportamento nei confronti degli altri, quanto un atteggiamento psicologico interiore, altamente nocivo a se stessi: non abbattersi è il meglio che si possa fare. Vedere insomma il bicchiere sempre mezzo pieno, mai mezzo vuoto.
   E se fosse vuoto del tutto? Ebbene, rimane pur sempre il bicchiere, finché rimane. E non è cosa da poco.
13 anni e 6 mesi fa
Nella frase "Non sono i soldi che fanno male, ma il male..." di Cristian Ghetes
A parte quel saluto a "Silvio", che là per là (ero sovrappensiero) mi ha fatto inarcare dorso e coda, concordo pienamente con le vedute di Scheggia.
   Il male fa i soldi, nel senso che ne fa molti. E' vero.Tuttavia i soldi servono, e quelli che servono dobbiamo procurarceli.
   Ma serve ancora di più, se possibile, la dignità.
   La lotta quotidiana di oggi è quindi tutta nel procurarsi il necessario (e se possibile anche un tantino di più) senza scendere a compromessi; senza cedere cioè alle squallide regole di reclutamento della società in cui viviamo. Il che significa, tra l'altro, rifiutare l'infame criterio di  "appartenenza", per cui se non "appartieni" a una lobby (e ce ne sono tante) non vai avanti.   
    E' anche un discorso estremamente pratico: perché, se hai una dignità, quando la lobby ti chiede il conto (e prima o poi te lo chiede) non lo paghi, e torni in braghe di tela. E allora tanto vale esserci (in braghe di tela, dico) fin dal principio: almeno ci si è abituati, e pesa di meno...
   E poi si gode una grande libertà. Si respira aria pura.
   Com' è per quei caproni che, in montagna, si staccano dai miasmi del gregge, e camminano sull'orlo dei burroni, prendendo ogni tanto qualche albero a cornate.
   Che soddisfazione...
   (Ma che cornate!!!)
   Dura la vita, gente...   : (((
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Nella frase "Fa uno strano effetto saper che l'articolo 1..." di Federico Ossola
Beh, certo, non me la prendo mica con te, ci mancherebbe altro.
   Però dico che fondarla sul lavoro poteva anche starci in epoca di ricostruzione, quando lavoro ce n'era a iosa per tutti; ma adesso, che lavoro ce n'è poco e frequentemente sottopagato e poco dignitoso, quelle parole suonano come una beffa.
   Inoltre non ritengo che il lavoro sia, di per sè, un valore; è anzi una maledizione biblica: "tu uomo lavorerai con gran sudore..." Ed è finita addirittura che oggi lavorano anche le donne, con uno stress atroce, perché le donne hanno sulle spalle ben due maledizioni (lavoro e parto); mentre, inoltre, uomo e donna lavorano al prezzo di un ignobile "prendi due e paghi uno"...
    De iure condendo, se davvero si ha questa smania di riforma per amor di patria e non per altri più tapini obiettivi (separatismi,  interessati "riequilibri" di poteri eccetera), una nuova Repubblica bisognerebbe secondo me fondarla sullo sforzo tenace di liberazione dal bisogno per tutti, sì che ciascuno possa dedicarsi a ciò che desidera fare, e non a ciò cui lo obbliga l'infame "mercato del lavoro".
   Scusami l'evidente fuori tema; ma per rientrarvi, dirò che se ne avessi il potere inventerei macchine che fossero in grado di lavorare al posto dell'uomo; e poi non solo il 2 Giugno, ma per tutto l'anno, tutti a fare quello per cui si sentono portati: anche festa, se vogliono. Allora sì i medici sarebbero medici, gli avvocati avvocati, i carpentieri carpentieri, eccetera: tutti veri, reali, senza l' orrenda mediazione del "mercato del lavoro".
   Se esistono società extraterrestri evolute, sicuramente ci saranno arrivate.
   E se non esistono, beh, ci arriveremo  noi.
   Ma non senza dolore, perché per ora l'evoluzione è in senso inverso: pochi privilegiati, e gli altri sempre più nuovi poveri, e schiavi. E certi andazzi non finiscono da soli: possono solo finire male...
   Scusami, ma su certi punti sono un arrabbiato, e non mi fermo più...
Un caro saluto, e buona festa del lavoro...    : )))))
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Nella frase "Mamma, ascolta il mio sospiro, quando penso a..." di Klara Erzsebet Bujtor
Semplicemente meravigliosa. La tua ispirazione è sempre vera, semplice, genuina, spontanea. Non c'è neanche l'ombra di una impalcatura, di una vernice. E, neanche a farlo apposta, sembra nata per quella forma immediata, a sprazzi, che mescola l'italiano alla alla pietra levigata del tuo splendido popolo antico. Sei sempre una sorpresa nuova!
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Nella frase "Elisir d'amore - tautogramma Edotto esculapio..." di Claudio Morbo
Un vasetto a me, dottore! Un vasetto, due, tre!...
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Nella frase "Grazie all'umorismo siamo meno schiacciati..." di Charlie Chaplin
A Napoli (isole Turks e Caicòs, come specificato nel profilo), mia città natale, esiste una sorta di calamità familiare tradizionale: il cosiddetto "appiccico di Pasqua" (litigio di Pasqua). La tradizione popolare vuole che di questi giorni vada in giro il diavolo, a mettere zizzania nelle case. Dunque pensieri e parole è stato dal diavolo trattato come una famiglia: e questo è già un elemento positivo.
    L'appiccico di Pasqua è cosa in definitiva colorita e simpatica, che dà gusto alla vita; e, porca miseria (via con la censura!), mi dispiace di non avervi partecipato (pur non essendomi poi mancato il mio bel litigio post-pasquale, per aver pestato inconsapevolmente la coda ad un cavallone furioso).
     Nel merito di questa frase di Chaplin vorrei dire che l'umorismo è una sorta di vaccino per non farsi schiacciare dalle vicissitudini della vita; quando già se ne sia schiacciati (per non aver assimilato il vaccino), non ci si può fare più niente. A Napoli siamo tutti vaccinati, sin dal grembo materno.
     Circa l'eterea e splendida Angy, le cui frasi sono rimaste in piedi malgrado i bombardamenti di censure, tagli e defe..zioni varie, vorrei esprimerle tutta la mia solidarietà, ma anche dire che il suo vivo interessamento (in relazione all'esito che ha avuto) è stato un intermezzo umoristico paragonabile, ma che dico, superiore alle battute di umorista (ma come si fa a mettere i commenti tra i preferiti?).
      Quanto a te, Elisabetta, un abbraccio è poco. Lieto di aver visto denti ed unghie dopo le nuvole. ("Quanno ce vò, ce vò!!")  : ))))))))
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Nella frase "A differenza di Freud io non credo che il..." di Charlie Chaplin
A me non sembra che Chaplin abbia detto che la sfera sessuale non influisce. Ha solo detto che freddo, fame e miseria sono fattori che possono influire molto di più sulla sfera psicologica. E mi sembra giusto.
   A meno che non si voglia sostenere che freddo, fame e miseria incidano sulla psicologia per il tramite della sfera sessuale.
   Mah.. : //
   Certo, se hai freddo, può anche darsi che una bella donna possa riscaldarti... E con la fame e la miseria scappa via...
   Mi ricredo, ha ragione Freud. Viene prima la sfera sessuale.
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Nella frase "Il Distruttore, figlio del dio Sole, si mise..." di Tribù Indiana Navajo
Veramente una splendida favola. Di corsa tra i preferiti.
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.