il figlio del destino
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...Questa è la prima risposta sincera che mi hai dato, spontanea, soprattutto. Inizi a migliorare." Osservò soddisfatta.
Quella donna era davvero incredibile.
Un misto di follia e saggezza, una trama sottile che si stringeva sempre di più attorno ad Alberto.
Stava anche intuendo che quel suo senso di fragilità era l'unica via d'uscita per cercare di contenere quella furia emozionale nella donna.
Esse amano e sognano i cavalieri coraggiosi che combattono e difendono la vita dell'amata contro mostruosi draghi ma poi, finiscono irrimediabilmente, con l'innamorarsi di uomini deboli, vigliacchi. Non sempre è così ma succede più di quanto si possa immaginare.
Più Alberto provava ad arrendersi, ad abbandonarsi a quel mare in tempesta e più si accorgeva di piacerle.
Aveva, però, bisogno di una conferma e gettò sul tavolo la sua ultima carta:
"Ho capito, non ti vedrò più", la sua voce era quasi tremante, supplichevole ma lontana dallo scontato pietismo.
"Dammi il numero del tuo telefono" gli ordinò, con aria distaccata.
Alberto temette che Luisa avesse scoperto il suo gioco ma, che gioco in fondo, non era. Non le sfuggiva nulla e lui, questo, lo aveva capito molto bene.
Estrasse la penna dal suo taschino e scrisse il numero ... [segue »]
dal libro "Il figlio del destino" di Bartolo Fontana
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